poesia
Spossata,
senza anima et chiesa
allunghi l'abito del male
sopra le onde del tempo.
Sconvolta,
ti siedi in preghiera
partecipi al canto degli angeli
invocando che arrivi la sera.
Piegata,
sulle ginocchia
alzi le mani come
percossa da un gudice severo.
Ammalata,
di desidero e d'amore
non controlli la carne
che chiede di piangere ancora.
Severa,
la tua mente
arriccia i pensieri
sulle braccia che t'avvolgono.
Muori,
se rallenti il respiro
nel bordo del letto
dove si mescolano le bocche.
fin