Terra mia

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ViolaCorsaro
00venerdì 7 novembre 2008 18:07
La potrai riconoscere quando arriverai
poiché l’euforia qui si poggia come polvere,
cosce asciutte di silenzi quelle della notte,
non ha molte parole la mia terra, amante
infedele e capricciosa a divaricare l’anima.

E’ una madre sbrigativa, i modi gentili
come manrovesci di gocce controvento
sferzano guance per poi diluirsi, languire
in diecimila rivoli dalle foci irrispettose,
così che mai ti peserà la partenza
ed il ritorno sarà sempre una vittoria.

Se nasci nel collinare odierai la pianura,
se ti han partorito al mare, la montagna
-dicono-
ed io allora non mi spiego questo spirito
intrecciare ovunque noi, orfani emigrati,
talmente stretti da sembrare il vimini
di certe ceste di latte e legna assieme
trascinate alla mattina come a sera
di ritorno dai campi al rintocco delle sei.

Ah i campi! Potessero esser tutti vigne,
da annegare ciascuno di quei sassi che spezzano
tante ginocchia quanti aratri senza distinzione
riempiendo botte e bocche, di fatica e di niente.

Eppure sono queste ferite sanguinanti sulle mani
ogni domenica a tramutare in miracolo
lo stringersi tra i banchi d’una chiesa:
è un lampo intenso di calore la risata d’un bambino
cui seguirà, tuono, il bonario brontolio del sagrestano.
auroraageno
00venerdì 7 novembre 2008 18:20

Mattia... sono così incantata da questa sublime poesia... così veritiera, efficace, senza orpelli e stupenda!

Qual'è questa tua terra..? Vuoi perdonare il mio non sapere di dove sei..? Tutto l'amore che ha scritto ogni parola, ogni verso, trabocca ed illumina, nella tua poesia!

Grazie, Mattia, sentitamente: grazie!!!

aurora [SM=x832000]


[SM=g6094]


Rebby.
00venerdì 7 novembre 2008 22:29
E' stupenda.

L'ho letta ad alta voce ed ho visto i particolari del tuo dipinto.

L'amore verso le proprie radici: carta d'identita'


Non posso permettermi di sottolinearti dei versi: tutta, tutta quanta e' un solo respiro.
Uno solo di essi non potrebbe esistere senza il precedente e senza il seguente.

Una poesia delle piu' belle mai lette.

Da Nobel.

In apnea virgola 3 periodico


Reb [SM=g7319]
lazharus
00sabato 8 novembre 2008 00:22
Non mi sorprendi più, caro Mattia,
mi aspetto meraviglie e meraviglie sono.
Nessun commento
solo grazie, di cuore

sebastiano
ViolaCorsaro
00lunedì 10 novembre 2008 20:05
Vi ringrazio per gli apprezzamenti: troppa grazia S.Antonio!

Cara Aurora io vengo dal Friuli (non dalla Venezia-Giulia mi raccomando [SM=x832005] [SM=x831999] ) ma ho cercato di essere più vago e lato possibile in questo testo così da unire assieme elementi veri della mia realtà vissuti in prima persona con un certo universalismo che permetta a chiunque legge e vi riconosce la proprio terra d'appartenenza, di calarsi con sentimento e facilità nel ruolo.
Grazie di cuore.
Saluti

Violacorsaro
lazharus
00giovedì 13 novembre 2008 12:42
E ci sei riuscito benissimo Mattia, davvero

Ti abbraccio
elfo nero
00venerdì 14 novembre 2008 00:24
Parole che formano un bellissimo dipinto, dove il lettore si trova immerso nel tuo mondo, nei panorami e nei picoli particolari, nella terra che racconti

Complimenti a te

[SM=x832015]
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