Tonnara di ritorno (preghiera d'ottobre)

Voltate le chiglie al lido,
l’ancora al largo rifugiata,
abbiamo caricato i muli
di sacchi ordinati col nostro travaglio,
su per gli intricati affluenti del sentire.

Al mattino fingeremo la mattanza
di quei tonni sorpresi nel ritorno,
sarà calda la luce oltre le lampare,
vogliamo esser trafficanti di poesie
noi oggi,
dal mare fino alle Madonie,
contrabbandare le emozioni
per un pugno d’oro bianco
dai nostri fratelli nevaioli.

E se dopo tanto arrampicare
ad ingannarci non sarà
quel fumo di ginepro,
abbracceremo ancora casa
a raccontarti che le onde no,
non nascono tanto dal cuore
quanto dai gorghi del sangue.



Ve la porgo così come è venuta anche se tra le vostre certamente sfigura.
Saluti

Violacorsaro

Come sarebbe a dire "tra le vostre certamente sfigura"... ma dico, Mattia! E' stupenda!!! Non mi stancherei di rileggerla!
Mi emoziona e mi fa interrogare su un punto. Ecco, chi sono "i fratelli nevaioli"? Coloro che hanno la neve sui capelli?

E' tutta, tutta bellissima, carica di sentimento...
E' un bellissimo e molto efficace contributo al nostro "trafficare poesie"

Ti ringrazio tanto, ma tanto, Mattia!

Ti abbraccio, bel Poeta

aurora

La sento questa poesia, tanto caro Mattia e non solo perchè sono siciliano, ma soprattutto per la tua capacità di poeta, di lanciatore di versi che ben si adattano a molteplici sentimenti.
Lo spazio ripreso è ampio, come con un grandangolo, dalla realtà crudele delle tonnare alla sensazione di "rizzettu" ovvero conforto
della casa e del poter raccontare a qualcuno i propri pensieri, passando (dal mare alle Madonie) attraverso un mondo spesso inafferrabile ma vero!

Un bell'esempio di poesia

Ti abbraccio

Sebastiano

...SFIGURA??? mi unisco all'esclamazione di Aurora.sono sicura che non dici sul serio,no ?
ognuno di noi esprime il proprio mondo poetico con tutto il cuore ,la sensibilità,il desiderio,l'affanno di chi tira fuori da sè il nuovo e il vecchio...l'anima si esprime e incontra cuori (e in questo luogo ce ne sono tanti)che ti leggono e si leggono in ciò che viene scritto.qui siamo liberi di crescere,sperimentare e confrontarci...e nessuno sfigura...vorrei sfigurare io con questa tua!
è un fluire di sentimenti,uno scorrere di immagini, di sensazioni e di emozioni che toccano la mente e il cuore di chi legge.è talmente densa/intensa che tutti versi hanno pari bellezza e trascinano...la prima sensazione alla lettura di questa tua?
"...e bravo ViolaCorsaro,ma guarda che meraviglia!"
ti mando un grande abbraccio,caro Mattia, e ti auguro una serena domenica

Grazie veramente di cuori a tutt'e tre, sono molto contento vi sia piaciuta.
Ho provato, come ha detto Sebastiano a calarmi nei sentimenti di un ipotetico pescatore da tonnara la cui casa è sui monti (le suggestive Madonie) e verso ottobre conclusa la pesca cosidetta "di ritorno" (dovuta al fatto che i tonni risalgono lungo il percorso fatto nello spostamento precedente) torna al proprio ovile.
I nevaioli cara Aurora non sono una metafora ma un vero e proprio mestiere diffuso per secoli in Sicilia, ovvero quello di conservare, rendere disponibile e quindi vendere la neve nelle città lungo tutta la durata dell'anno per fare gelati e i deliziosi sorbetti siculi.
Grazie per la lettura.

Saluti

Violacorsaro