Tra l'essere e lo specchio

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ginevra67
00sabato 26 luglio 2008 19:21
Gocce di chiaroscuri
in scatole cinesi
si allargano d'anima,
negli angoli ammuffiti
della mente.

Ancora a lungo
li lascerò vagare -inascoltati-
fonemi randagi
che cercano padroni.

Non disturbate adesso,
l'io sovrano
sta componendo
un'altra sinfonia -fantasma-
dall'"Elefante in salotto".
Nessuno lo ha notato!
Neanche lo struzzo
che gli faceva da poltrona
...e gli ultimi brandelli di pensiero
quelli,che ci rendevano
normali,
biascicano incompresi
tra piume d'oca
stinte di rossetto.
Lì,tra l'essere e lo specchio
il concetto agonizza.
Ma cosa importa!
L'essenziale è sopravvivere apparendo.
"Faremo finta
di star bene.
E che nessuno sappia!"

Rimane
come lucida follia
il destabilizzante
assenso della massa.
"Bello...trasgressivo
...irriverente!"

Dell'inquietudine
che ci rimane dentro
-quando finisce il canto-
scavando fosse,
che trucidano i sogni,
chi osa dire?

Soltanto il condannato
alla parola.

"Basta che l'asino
abbia la carota,
dell'elefante non parleremo affatto!
Forse è in salotto...
ma noi lo ignoreremo,
finchè la morte non ci colga.



auroraageno
00domenica 27 luglio 2008 08:06

Giungo alla fine senza fiato... E' impressionante!

Bravissima... bravissima!

Un grande abbraccio, cara

aurora

Rebby.
00domenica 27 luglio 2008 17:30
Re:
ginevra67, 26/07/2008 19.21:

Gocce di chiaroscuri
in scatole cinesi
si allargano d'anima,
negli angoli ammuffiti
della mente.

Ancora a lungo
li lascerò vagare -inascoltati-
fonemi randagi
che cercano padroni.

Non disturbate adesso,
l'io sovrano
sta componendo
un'altra sinfonia -fantasma-
dall'"Elefante in salotto".
Nessuno lo ha notato!
Neanche lo struzzo
che gli faceva da poltrona
...e gli ultimi brandelli di pensiero
quelli,che ci rendevano
normali,
biascicano incompresi
tra piume d'oca
stinte di rossetto.
Lì,tra l'essere e lo specchio
il concetto agonizza.
Ma cosa importa!
L'essenziale è sopravvivere apparendo.
"Faremo finta
di star bene.
E che nessuno sappia!"

Rimane
come lucida follia
il destabilizzante
assenso della massa.
"Bello...trasgressivo
...irriverente!"

Dell'inquietudine
che ci rimane dentro
-quando finisce il canto-
scavando fosse,
che trucidano i sogni,
chi osa dire?

Soltanto il condannato
alla parola.

"Basta che l'asino
abbia la carota,
dell'elefante non parleremo affatto!
Forse è in salotto...
ma noi lo ignoreremo,
finchè la morte non ci colga.





Questa la parte che mi attrae sia per l'estetica che per il contenuto e lo stile.

L'ipocrisia che accompagna sempre l'essere massa come fosse peccato avere un propio pensiero ed esporlo anche se contrastante.

Questo ignorare realta' scomode solo perche' non tormentino la nostra tranquillita' emotiva.

Il sentirsi stupidi a vestire sentimenti sofferenti perche' le persone con P maiuscola sono integre e nascoste nel loro viscido guscio di chiocciola ed il " fuori dal coro" sei solo tu.

Se stessi, sempre, ad ogni costo.

Hasta, Giusy


R [SM=x832013]


lazharus
00domenica 3 agosto 2008 13:07
Io dico che va tutta evidenziata Rebby,
c'è una forza costante dal primo all'ultimo verso.

G sei una marea inesorabile!

[SM=x832013]


S
(demiurgo)
00lunedì 4 agosto 2008 19:01
gocce di chiaroscuri
dentro scatole cinesi
si allargano d'anima
negli angoli ammuffiti
della mente

questa frase mi trascina proprio in quegli angoli ammuffiti della mente e come se tutti fossimo consapevoli di una realtà che non vogliamo conoscere e non per paura ma solo per ipocrisia
e poi l'iqueditudine che ci rimane dentro quando finisce il canto ecc
anche qui emerge quella consapevolezza spesso riposta in quegli angoli ammuffiti della mente
comunque stupefacente brava
lazharus
00venerdì 15 agosto 2008 23:37
l'ho riletta acc... ha proprio ragione Aurora, è impressionante!

mentre leggevo a mente stavo li a bocca aperta, stupito della enorme quantità di immagini strappate dal loro dormiveglia e scaraventate dentro la mia scatola cranica ormai dolorante.


Altro che...


[SM=x832013]

S
lazharus
00venerdì 22 agosto 2008 16:07
E poi dico, ma quell'elefante...?

fantastico, come te!


Ciao poeta


S
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