Tra queste pagine sparse
di Ormedelcaos e Aurora Ageno (luceeombra)
Tra queste mura della città
dove il fico giacque
e la pecora al pascolo
dove tra i tram e le sirene
nei giorni normali
il sapore dell’erba
tra lo smog e la moltitudine
delle api e ai nidi delle rondini
le promesse dei market
dove l’addio è a due passi
e le scale in ogni dove
per salire ai piani dove le case.
C’è una continuità
tra queste pagine sparse
tra l’abitante e il semaforo
delle tre meno cinque.
Un filo si snoda unendo
pensieri lontani passando
tra sguardi distratti
s'impiglia per poco
alle gambe dei passanti
per poi correre ancora
davanti all'uscio di casa
bussando alle porte
attirando le mani
a battere ritmi scanditi
dal tempo sovrano
che presta e ripresta
pagine di parole
nell'arcobaleno
che a noi si dona
al levare del sole.
Come se far l’amore
o dove all’incudine il martello
e del canestro il cesto
quando le rose
e al mattino il bianco della nuvola
tra i pascoli e il gregge
il tempo corre più del solito, stamattina
e a pasqua la promessa
c’è un mantello per strada
un mantello dismesso, ieri sera,
o forse all'alba,
e alla pace il quieto progredire
di un’ora alla fermata dell'autobus
quando le foglie e il vento
e gli occhi lacrimanti
e il freddo della neve
raccattando in queste brevi distanze
quelle poche boccate di una sigaretta
ancora accesa
tra le dita tremanti e le labbra inaridite
da una nuova avventura,
tra le cinque e le sei di sera
e i lampioni già accesi
quando tu o noi sull'altra strada