Tra sacro e profano

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Versolibero

00martedì 26 agosto 2008 17:40

Tra sacro e profano

Accadono momenti religiosi
nel dubbio agnosticismo semibuio,
s’illumina il silenzio dei lampioni
la terra trema tutta in superficie:
è il vento, che non sa la direzione
è sismica, violenta contrazione
d’indolenzite viscere a digiuno

- e non si ferma -

L’altare a cui pregavi era il silenzio
col bianco vendemmiato tra i cartoni;
l’assoluzione la chiedevi al mondo
per la condanna inflitta a un senza nome.

Se dileggiato e con i lacci ai polsi
di certo non saresti meno solo
che dentro questa folla di persone,
tra quei ministri attori del buon dio
e i tanti incravattati che alle urne
ti raccomandano di non mancare:

allora sì, ricordano il tuo nome

* 'dubbio' sta per 'dubbioso'

Versolibero

00giovedì 28 agosto 2008 00:35

Modificata:

Tra sacro e profano

Accadono momenti religiosi
nel dubbio agnosticismo semibuio,
s’illumina il silenzio dei lampioni
la terra trema tutta in superficie:

è il vento,
ma non sa la direzione
è sismica, violenta contrazione
di viscere a digiuno

- e non si ferma -

L’altare a cui pregavi era il silenzio
col bianco vendemmiato tra i cartoni;
l’assoluzione la chiedevi al mondo
per la condanna inflitta a un senza nome.

Se dileggiato e con i lacci ai polsi
di certo non saresti meno solo
che in mezzo a questa folla di persone,
tra quei ministri attori del buon dio
e i tanti incravattati che alle urne
ti raccomandano di non mancare:

allora sì, ricordano il tuo nome

auroraageno

00giovedì 28 agosto 2008 08:29

Indubbiamente drammatica, e l'argomento molto serio e doloroso.

Grazie, Rosanna...

aurora

Rebby.

00giovedì 28 agosto 2008 16:30

Abbi pazienza, Ros, che arrivero' anche da te come da altri: questo pezzo merita un degno e meditato commento.

Bacio

R [SM=x832013]

Versolibero

00mercoledì 3 settembre 2008 00:50

Non c'è due senza tre

ULTIMI RITOCCHI:

Tra sacro e profano

Accadono momenti religiosi
nel dubbio agnosticismo semibuio,
s’illumina il silenzio dei lampioni
la terra trema tutta in superficie:

è il vento,
è sismica, violenta contrazione
di viscere a digiuno

- e non si ferma -

L’altare a cui pregavi era il silenzio
col bianco
vendemmiato tra i cartoni;
l’assoluzione la chiedevi al mondo
per la condanna inflitta
a un senza nome.

Se fossi dileggiato - lacci ai polsi -
di certo non saresti meno solo
che tra i ministri attori del buon dio
e i tanti incravattati che alle urne
ti raccomandano di non mancare:

...allora sì, ricordano il tuo nome

Versolibero

00mercoledì 3 settembre 2008 01:44

Un saluto e un grazie del passaggio ad Aurora e a Rebby

Ciao ciao!

Rosanna

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