Tutto scorre... ma poi si raccoglie da qualche parte

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paranoimia
00venerdì 17 giugno 2005 23:34



Siamo la somma di tutti gli istanti già vissuti.
Che siano i nostri, dei nostri genitori, dei dinosauri, dei primi organismi autoreplicantisi, in realtà ogni singola vibrazione atomica avvenuta nel corso del tempo, da quando il tempo ebbe inizio, ha contribuito a renderci ciò che siamo, e mette un’ipoteca su quello che saremo nel futuro. Non si può prescindere da questa legge: siamo i figli dei geni e dell’esperienza.

Anche l’arte, in ogni sua forma, non procede a balzi: per salire o scendere un gradino bisogna sempre fare riferimento al precedente o al successivo.
Non esiste mai nulla di veramente nuovo, o di completamente superato: ogni minimo mutamento si combina con tutti gli altri aggiornando continuamente il quadro. Così si evita il ristagno dell’immutabilità, con la crescita di nuove gemme, e si scongiura il pericolo del ritrovarsi persi in mezzo al nulla, aggrappandosi a salde radici.

Ci sono i grandi personaggi, i grandi eventi, le rivoluzioni epocali che hanno sconvolto le civiltà, ma ci sono anche i libri, i film, gli incontri, le sensazioni che hanno contribuito a renderci ciò che siamo. Ogni tassello, anche il più piccolo, ha una sua funzione nel mosaico d’insieme.

Così, se oggi abbiamo delle sonde su Marte, è certo anche perché un giorno qualcuno inventò la ruota, la scrittura, la matematica, e così via. E se in un lontano domani astronavi grandi come città solcheranno l’universo per colonizzarlo, sarà anche perché in un tempo ormai dimenticato Uguk uscì dalla sua caverna in una notte insonne, domandandosi cosa mai fossero quelle lucine tremolanti lassù…


[SM=x831992] Lorenpara
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