Ha un pianoforte a coda
la mia vita
lucertole sghembe a crogiolarsi al sole
monete d'oro nella bocca
un fuoco da bivacco improvvisato dentro al cuore
si snoda in giorni stanchi
con vesti lacere
una corona da regina
contando cicatrici sulla schiena
fate turchine
litanie perse per la strada
fruga nel buio
odorosa di farfalle nere
posata dolce
nel greto di un fiume di latte e pietre
senza padroni
senza follie di re ed imperatori.
Ha unghie di Narciso
laccate alle radici
lampade a petrolio
giorni d'inchiostro in un giardino pensile
dita piegate a celare anelli rossi
un azulejos azzurro
che riflette la luna a mezzogiorno
la voce delle rane alla finestra
il the e le spezie
sogna
con sassi infilati nelle scarpe
l'innocenza serena della neve
cibandosi di castagne calde
di acero e sambuco
di un ultima esile poesia.