Virtual Lover

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
hunkchinasky
00domenica 7 ottobre 2007 17:08

ti ho raccontato le mie storie, a sprazzi
fra un discorso serio e l'altro, dettagli
da piccolo imbianchino

comuni scazzottate nei locali
e delinquenza fredda sotto i baffi
per una lepre o qualche
altra creatura da scannare lì
sul posto
- dalle caverne ho tolto molti resti -

e tu che parli in una chat privata
muovi dei pensierini, qualche fiamma
ti riconosce in me
perché ho mimato un'altra fantasia
(sono un bilancia vero?)
lasci cadere un velo
e con le mani reggi
l'olio bollente dagli spalti vuoti
di quale assedio parli?

non riconosco nulla da uno smile
una parola (nelle intenzioni nulla)
può cazzeggiare vuota per la strada
fermarsi in qualche bar
per una birra, e perdersi fra i tanti
volti ignoti che conosco

pesa come una foglia una parola
se non mi puzza il cuore di sudore
- tieni presente come (si fa all'amore) -
non riconosco nulla da uno smile

un aforisma in più nei ricevuti,
un'altra palla da calciare al volo
fuori dai sentimenti trincerati

che cosa vuoi che sia un'ortica?
che cosa vuoi che sia una rosa?

io sono più banale di una pizza
io mangio al volo, rutto e poi sorrido
sono il maschietto
per bene omologato negli annali

non riconosco nulla da uno smile
nemmeno la tua mano,
un guizzo
che possa uscire un poco dal tuo pizzo
il sesso e gli anni della tua tastiera,
nulla che dica nulla di importante

da queste parti il mare è tutto intorno
adesso è calmo,
a volte invece fa paura

ma il suo dialetto
lo senti solo quando ci sei dentro

non basta una ventata sugli scogli
qualche goccia, sospesa sui capelli
o la tua strana luna, vestita da puttana

perché ci vuole pelle, per dire a una persona
stanotte sono qui, ma guarda un po' che naso



Piperthree
00domenica 7 ottobre 2007 17:47
RE
Molto bella, sincera, vogliosa di illuminare...

infatti viene proprio da dire cose del genere, spesso, a chi è abbagliato dal virtuale.....

Il tuo stile vario poi mi piace, sembra a volte che tu voglia dire in maniera semplice qualcosa che poi di fatto non è poi così semplice...(c'è dietro Hunk forse...)

Un caro saluto [SM=x832022]

[SM=x832024] [SM=x832025]
auroraageno
00domenica 7 ottobre 2007 19:43

Un vero sfogo, Hunk, molto sincero e sentito!
Versi scritti con il cuore...

C'è chi si accontenta di una ventata sugli scogli, di qualche
goccia sospesa sui capelli (che bello, Hunk!) e c'è chi, alla lunga
non se ne accontenta più. Hai ragione, naturalmente, è molto diverso il rapporto reale, si deve entrare nel mare per conoscerlo.

Ti ringrazio per il dono che ci hai fatto!

Ciao, caro Hunk!

[SM=x832000] (io posso fare uno smile, vero? [SM=x831998] )

aurora

auroraageno
00domenica 7 ottobre 2007 20:55
Inoltre, secondo me
Vorrei aggiungere: certo, è vero anche che il mare a volte fa paura
ed è consigliabile rinunciare ad entrarvi o a navigare, il buon senso
dice che è meglio "guardarlo" dalla riva.
Ci vorrebbe però, almeno a un certo punto, l'onestà di non illudere e di non autoilludersi.

aurora
hunkchinasky
00lunedì 8 ottobre 2007 15:10
Thankzzz
:)

Piper
credo che, a parte alcuni casi, dietro una poesia ci deve essere sempre una traccia dell'autore; anche se questa è al limite tra una poesia e il testo di una canzone (ascoltavo battisti, ebbene sì), e per me c'è differenza fra le due cose.

:) ciao

Aurora
(gulp!)
non è uno sfogo.
E' una mimica facciale, un'occhiataccia verso chi parla di relazioni serie nell'ambito del virtuale, ambito in cui può nascere una simpatia (non lo metto in dubbio) ma che poi richiede sempre il sigillo della carne, perchè l'essere umano, in questo stadio evolutivo, è ancora saldamente legato agli istinti animali (preziosa arma di difesa nella jungla). Non ci si può (almeno per me) innamorare di un'idea in questo caso, perchè l'amore non è un'idea (e nemmeno un ideale), l'amore è ferro e fuoco: può difendere e scaldare, ma può bruciare e uccidere (in senso figurato).
Mi è capitato di sentir bisbigliare "il mio ragazzo" parlando di una chat (ed era proprio virtuale): più che relazione io la chiamerei "fuga dall'assoluto" (dove di assoluto c'è la solitudine).

Internet è un miscuglio di genti e di razze, ma soprattutto di menti diverse e culture ancora più distanti. Ecco perché può capitare che mosso da empirica saggezza, uno possa non credere che un "ti amo" digitato al volo possa... essere preso sul serio. Superficialità? Non saprei, può darsi troppa ingenuità dall'altra parte.
Purtroppo, per citare Emily Dickinson, la colpa non è mia che non mi sono accorto, e nemmeno sua che ha sofferto. La colpa è che viviamo.

Così parlò hunkchinasky!

:)))))))))))))

Ciao Aurora
:)
auroraageno
00lunedì 8 ottobre 2007 15:24

Hunk, (sob) mi dispiace... tu, da vero poeta, parlavi di qualcosa
al di fuori di te e io avevo pensato il contrario.
In ogni caso... bella prova della tua vena poetica!

Ti ringrazio per la chiarificazione, piuttosto esauriente e chiara.

Facciamoci una birra [SM=x831998] [SM=x832022]

Ciao...

aurora

hunkchinasky
00lunedì 8 ottobre 2007 21:48
vero poeta sarai tu
:))))))))))))))

vada per la birra
[SM=x832022] sdeng!

paghi tu?
:))))))))))))

ciao

auroraageno
00martedì 9 ottobre 2007 07:07

Mi frugo nelle tasche...

sìììì, pago io e molto volentieri, caro Hunk!
Anche un altro boccale, ti va?

[SM=x832022] [SM=x831999]


aurora

ormedelcaos
00mercoledì 10 ottobre 2007 19:32





Batti molto sui sensi, su forme e odori che nel virtuale costituiscono una falla (femminile).
E' interessante percepire questo dialogo a distanza tra gli esseri che può essere, come tu dici, una fuga dalla realtà, o anche sostituire le idealità amorose (nuova forma mistica?).


Si riaffaccia Platone; col mito della caverna.

Così tra nuovi miti e pub...scorre la vita del nuovo millennio.

La Poesia è bella tutta; questi versi sono stupendi:

da queste parti il mare è tutto intorno
adesso è calmo,
a volte invece fa paura



Sembrano delimitare l'al di là e l'al di qua della siepe, nell'Infinito di Leopardi.


Ciao.






hunkchinasky
00giovedì 11 ottobre 2007 16:23
Sì Walter

Batto molto sui sensi proprio per rimarcare la nostra attuale impossibilità a farci realmente coinvolgere (e se anche questo accade è una bugia) dall'amore platonico. Mi ripeto, allo stadio attuale siamo poco più che scimmie, creative certo, ma pur sempre scimmie.
I sensi devono essere sublimati dal contatto per essere realmente mossi, accesi in maniera realistica. L'amore platonico, come il libero arbitrio, è una materia da divinità, non è certo materiale maneggiabile dall'essere umano (ripeto, non ora).

Il mito della caverna mi sfuggiva, così... ho cercato: a una prima occhiata mi sembra coincidire di più col socratico (o sempre platonico?) pensiero sul "sapere perfetto", il sapere divino di un consistente "passo" dell'apologia. Non riesco a relazionarlo con questo mio testo (ma probabilmente mi sfugge qualcosa).

Ciao Walter
e grazie del sempre gradito passaggio

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com