Vita da tamburelli…

1

L’onda peristaltica
di umori di ghiaccio
crea sussultori
scuotimenti interiori.
Sbrigatevi a riesumarmi,
sto per soffocare…


2

Trasporto una croce molle
sul dorso:
Nuovo Cristo, accetterò
stimmate,
ma non salverò
nessuno!

3

Vertici di presidenti
a Ginevra.
Si parlerà di buone annate
per vini italiani
e di cinema…
mentre in Namibia si muore
in omaggio alla libertà.

4

Crescono muri nucleari;
malefiche onde celebrali
abbattono sequoie;
esplodono germinazioni
di paura.
L’inconscio trasmette segnali
per un’unica traduzione:
sopravvivere!

5

Che vuoi natura?
Garofani di ghisa appaiono
su prati di nucleoli;
si spargeranno voci
d’indebolimento
embrionale…
Stanno crollando
strutture molecolari
complesse.
Il primitivismo è di moda!
Che vuoi natura?

6

Si susseguono,
uno dopo l’altro,
mattoni di tedio
e disgusto...
costruiremo grattacieli
d’indifferenza,
città d’inedia,
nazioni di squallore
mentre muti, grilli,
fra canne, giacciono.

7

Cromosomi ermafroditi
saltellano qua e la,
investendo ex eroi
e manipolando “tare ereditate”.
Eccessi d’uomo,
fra tinture ed orecchini,
costruiscono futuri.




(continua)

l'organizzazione la trovo molto buona, al contenuto darei un taglio molto più secco e afframmezzato senza tante logiche connessioni e conclusioni, altrimenti, e questo è un mio sentire, apparirebbero come gli enunciati di Celentano, di una sua canzone. Scusami se mi permetto di rappresentarla così. ma, proprio perché vuoi continuarla, ti suggerirei un taglio diverso e, quindi, sperimentale molto, suoni e ovazioni più che remissioni come tono.
o a tragedia greca, i cori, le ripetizioni, o ad altro stile, Lazzaro.

vedi, prova, spingi ora che già avrai preso la cadenza, cambia improvvisamente marcia, poi torni indietro e poi riparti, come se si trattasse di una macchina da corsa e tu lì a cambiare marce tra rettilinei e curve a diversa angolazione.

ciao.

I tuoi versi dipingono un quadro tristissimo, allucinante, direi.

Sei molto bravo...

Sai, spero che tu vi trovi anche qualche cosa di bello da metterci, proseguendo. Ma è solo una mia speranza; tu, autore, non sei tenuto affatto a prenderla in considerazione!

Ti abbraccio, Sebastiano

aurora