due candele accese

Entri la folla
Lì sulla destra stanca
Si affacci al balcone
Io sarò giù ad ascoltarla
Tu regista riprendi la scena
Dal basso, accanto alla mia sedia
Ci siano le luci dall’alto
E due candele accese

Vedo un quadro... una scena.

Folla (forse di pensieri...) entra dalla destra 'stanca'.
Mi chiedo: perché stanca? Allora mi vengono alla mente persone,
lavoratori, donne, vecchi... stanchi per il peso del vivere
quotidiano.
Ma forse anche i pensieri si presentano in una mente stanca.

La 'destra'... non si tratterà di politica?

Comunque sia... bellissima scena... tu seduto ad osservare,
il regista... luci e due candele ad illuminare la scena suggestivamente.

Mi piace molto, Walter!

Un saluto affettuoso. Buona giornata e buon inizio settimana, carissimo!

aurora

Intende, cara Aurora, rappresentare l’ingovernabilità del nostro mondo che senza più ideali si è reso ingovernabile in quell’agorà mediatica dove gli stessi impossibilitati, nonché da noi anche incapaci, politici fanno finta, per i loro precipui interessi di dominio o altro, di governare secondo i desideri, e non più i base agli interessi, del popolo.
Il popolo, così, in balcone che certo non può avere mai capienza per tutti, viene capovolgendo la scena mediatica da parte del tiranno di turno, preso di nuovo in giro.
Platone dice: il popolo preferisce il cuoco, che gli dà il dolce, al medico, che gli offre la medicina, che come sappiamo ha sapore di amaro, ma che nel medio, e non certo nel breve, gli cura la malattia.
Un mondo interiore ed esteriore malato che fa solo finta di voler essere diretto (governato) bene, e trova, nell'effimero del momento, ciò che cerca, sia esso una scena o un politico di turno.

Buona settimana anche a te, e un caldo abbraccio.

walter