ormedelcaos
00martedì 18 dicembre 2007 18:58
In quel fine settimana quando giunge il fischio del treno
e le rotaie fredde, senza scambi fino al decimo chilometro
c’è un vuoto nel cesso dove il fumo singhiozza in galleria
e starai stirando col tuo ferro caldo il cappottino di seta
verde, di bottiglia.
E una maschera, tra due signori, mi sorride lenta.
auroraageno
00mercoledì 19 dicembre 2007 07:32
Mi sembra il momento di un viaggio che, probabilmente, si ripete ogni fine settimana...
Pensi a lei che starà stirando il cappottino, color verde bottiglia.
Quella maschera che ti sorride, lenta, in mezzo a due signori... mi fa pensare: potrebbe trattarsi del volto di una donna molto truccata?
:-))
Scusami se la mia lettura è stata troppo semplicistica, Walter...
Ti auguro una buonissima giornata, caro amico!
Un abbraccio
aurora
ormedelcaos
00mercoledì 19 dicembre 2007 08:38
Va sulla percezione: uditiva, visiva, tattile (ferro dei binari e ferro da stiro) di contestualità diverse: all’interno, o all’esterno, di un treno, all'interno o all'esterno di noi che stiamo vivendo più sensazioni distanti tra di loro.
A coordinate diverse, come ti dicevo nella precedente tra reale e virtuale, si modifica anche la percezione dei fenomeni che contestualmente percepiamo.
Buona giornata anche a te, carissima Aurora.
Ti ringrazio molto.
walter