il sempre e l' ovunque

Odio il ghigno della colpa,
il suo insinuare,
le sue ragioni.
Ho sofferto della mutevole ragion d’ essere,
del silenzio delle distanze e del vile opportuno.
Ma la vita non frena al passo stanco del debole,
ne impone i ritmi, ne sfianca le energie.
Allora uno corre e perdio, per la strada qualcuno lo lascia,
ma non per cattiveria o per natura malvagia,
bensì per quel cinismo che è virtù dei forti.
Arrivederci dunque a quelli che lascio indietro sul cammino,
buona vita e mantenete il passo, qualunque cadenza abbia,
forse ci si rivedrà forse no.
Apriti cielo, allungati strada, perché sia il sempre e l’ ovunque.

Non credo che "si lascino indietro" le persone.
Credo che le persone possano prendere opposte direzioni
in prossimità di un bivio.

I sentimenti sono personali e non esternerò (ora) i miei.

Un inchino Lin....

Amarganta