ormedelcaos
00giovedì 3 aprile 2008 10:07
Onde la follia
quella speranza
delusa
al primo atto
della commedia
di una fede mattutina,
come la pioggia
di una domenica
pomeriggio.
Avevamo le poste
e due pastori,
quando ci svegliammo
come le foglie
e un albero a due rami
tra la primavera e l'inverno
avevamo qualcosa ancora
da lasciare
prima di partire
auroraageno
00giovedì 3 aprile 2008 17:16
La prima parte m'appare molto chiara... eppure parla di avvenimenti che si lasciano intuire, più che capire.
La seconda parte mi dice di un risveglio, come a primavera, un ritorno alla vita, con il corollario forse di impegni, di attività pacifiche, e il trovarsi due in uno!
Questo per voler capire, ma anche senza capire... lasciarla risuonare dentro di sé... è bellissima musica, Walter. Mi piace moltissimo!
:-)
aurora
ormedelcaos
00lunedì 7 aprile 2008 20:41
Affronta il problema delle scelte, della dualità razionale bene/male, errato/giusto, rispetto a una Natura che questi problemi non se li pone nel suo continuum,e, in cui ogni estremo, nella sua ciclicità, propizia l'altro, proprio come la normalità e la follia.
Ti ringrazio Aurora.
Buona settimana!
walter