ormedelcaos
00lunedì 10 dicembre 2007 07:50
La dose
D’altronde una sola dose dello scritto
non crea dipendenza al sapere scritturale
quando l’oralità traspare da quel verbo
coniugato al presente.
Che io ami, o amo solo, è questione anche
di sentimento, oltre che di sms inviati di
propria mano.
Amore aspettami alle 3, d’altro canto,
non è sempre un imperativo necessitato
dalla contingenza del risparmio.
Trattenere il dosaggio delle sillabe tra la
lingua e il palato,
impedisce dunque l’automa-tismo della
cattura, se la dose non supera i 2 grammi.
auroraageno
00lunedì 10 dicembre 2007 16:08
La quantità misurata non dà dipendenza.
Si può, si vede, assumere una dose di messaggi d'amore, anche concentrati in un sms, senza pericolo di divenirne preda.
Sembra che tu voglia lasciare una certa libertà nella reazione di chi ami...
Molto bella e un poco complessa questa tua poesia!
Buona settimana, Walter!
:-))
aurora
ormedelcaos
00lunedì 10 dicembre 2007 16:28
Ieri sera vidi, sul 3, il film inchiesta "Cocaina".
Evidenziava, tra l'altro, le modalità di spaccio. In particolare quella dei neri che usano tenere in bocca due dosi da 0,5 e 1 grammo, a seconda della richiesta, in modo che se qualche poliziotto tenta di catturarli loro ingoiano la stessa prova di smercio, cioè la cocaina avvolta in palline di cellofan.
Queste palline vengono messe tra la lingua e il palato in attesa di consegnarle al cliente che le ha precedentemente ordinate via telefono.
Qui tento di far tenere, al lettore, tra la lingua e il palato, le sillabe.
Ti ringrazio Aurora.
auroraageno
00lunedì 10 dicembre 2007 16:46
Cioè, come dire... non parlare troppo? Usare cautela e misura.
Bellissimo questo tuo intento... e riuscito debbo dire.
Ancora bravo, Walter!
aurora