lo zoppo e il cieco

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ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 06:12


Non c’è nulla da fare non c’è più nulla
Continua la sua marcia l’asino dietro la collina
Lento il passo muove, ancora ppiù lento
Ma costante muove la sua soma, si guarda
E si riguarda è lei, è lei che dice che è ancora
Lei che suda che beve che piscia e s’affanna
Mondo dei sonagli la luna inventò la panna
Di notte.



ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 09:18



cerchi di aiutare e fai danno.
pensi di far bene, e sbagli.

tutto sembra essere condito dall'ignoranza, non quella saluvre della divina Asinità di G. Bruno, ma da una ignoranza megalomane.

una di quelle belle zucche farcite al limone e ai salmi di serre.

con promessa di riprendere il danno inconsapevole dell'affanno: FATTI I xxx TUOI!


firmato
lo Autore



Spiacente: Si è intervenuto oscurando una parola per rispetto ai bambini che leggono in questo Forum

ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 10:47
l'accidente





diciamoci che è tardi

diciamocelo per non perderci

troppo







ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 11:01

eppure ti dico finalmente sei libero
finalmente di specchiarti dentro di te
tra il caso e l'accidente di un post
perché ti chiederei sei capitato qui
proprio tra mezzo a noi riflettici riflettici troppo
direi e aggiungerei anche assai se non fossi tu testa
di xxx e sbattere ai muri il somaro che sei e infranfgere le ore dell'armistizio di senso o tra il dire e il faree il mare

e quindi desumi da te stesso, o dal prossimo candore
suonati le campane, comincia col din d'on e vai un pò più su
a intonarti il d'anno

e che dirti se vuoi sapere l'ora che non mi arricordo o vuoi anche il minuto del post




Spiacente: Si è intervenuto oscurando una parola per rispetto ai bambini che leggono in questo Forum




ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 11:05


amen



...una troupe
o una cammella della par hola


io solo muratti, le camel mai fumate da signorina
sogno e fui di masculo il mausuleo della pace ai pacieri
e agli arrotini gli ammoli

ammola 'sto dente e pò carfagna

la ministra, la minus incipiente

de la scola, e lu filmato suo se ci metti la maiuscola

che s'ha da fare alla tv lu processo d'alveare

ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 11:07
liberi d'istr azioni . istriaci

ronf ronf

lo porcellino che attraversa la strada

che s'arrotola e fa una palla

da palloso che è a richiamorci li posti suoi


e una, e doi
e tre e xxx 4 vote e nun è l'ultima




Spiacente: Si è intervenuto oscurando una parola per rispetto ai bambini che leggono in questo Forum




ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 16:49
il lungo, il corto, il nulla




Per raggiungere la verità è necessario liberarsi da tutte le dottrine, da tutte le strutture formali. La realizzazione della verità accade solo quando si è totalmente liberi. L’attaccamento è un segno di dipendenza: indica mancanza di fiducia in se stessi. La fede negli altri e non in se stessi è una forma di schiavitù. Solo l’uomo libero dalla fede negli altri è veramente libero.
La fede nei preti, nelle sette o nelle scritture indica che sei dipendente. Anche la fede nelle parole o nei cieli o nei credo è dipendenza. Io ti dico: solo la vera libertà conduce alla verità.
Devi disfarti di tutti i pensieri e di tutti i credo che hai acquisito dagli altri, non importa chi essi siano.
Fa parte della crescita naturale di un uomo arrivare a riconoscere la propria ignoranza. E una volta che l’ha realizzata, non deve mai tornare indietro. Questa tendenza a dimenticare è autoinganno; è un tentativo di rendere luminoso il buio vuoto del sé. Un complesso di inferiorità è figlio di questo vuoto e coloro che soffrono di un senso di inferiorità bramano la posizione sociale, la forza e il potere. Sono come zoppi che bramano di compiere grandi prodezze di abilità fisica.

1 paraparabola.. il coraggio

Un prete stava tenendo un sermone sul coraggio a un gruppo di bambini e i più giovani chiesero un esempio. Egli disse: “ Supponete che dodici bambini si trovino in una locanda in montagna. È una notte molto fredda. Tutti i bambini sono stanchi del viaggio e pronti ad andare a letto. Undici dei bambini saltano nel letto e si rannicchiano immediatamente sotto le coperte; nonostante il freddo, un bambino si inginocchia a dire le sue preghiere.
Per me questo è coraggio. Non lo trovate coraggioso?”.
Un bambino ribattè: “Supponga che ci siano dodici preti nella locanda e che undici siano inginocchiati in preghiera. Supponga che il dodicesimo prete si copra con una coperta e salti nel letto. Non sarebbe coraggio anche questo?”.


Rajneesh, Il Lungo, il Corto, Il Nulla.


ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 17:09
continua



Non so come quel prete gestì la domanda del ragazzino, ma di sicuro so che il semplice essere se stessi richiede un grande coraggio. Stare in piedi da soli, liberi dalla folla, è coraggio. Aiutare un bambino a essere così com’è, significa dargli coraggio. Coraggio è fiducia in se stessi, nel proprio essere. Coraggio è fiducia di sé.

Insieme al coraggio, date ai bambini la comprensione, dare loro la consapevolezza del loro essere. È il secondo requisito fondamentale dell’educazione. Se non c’è comprensione, il coraggio può essere di per sé pericoloso. In questo caso il coraggio, invece di aiutare un bambino ad avere fiducia in se stesso, può guastarlo, renderlo egoista. Il coraggio è un’energia, la comprensione una visione. Il coraggio è una forza, la comprensione è vedere.

Avete mai sentito la storia dello zoppo e del cieco?
Una volta la foresta in cui si trovavano prese fuoco ed entrambi si trovarono intrappolati. Naturalmente, tutti e due volevano fuggire dalle fiamme. Il cieco poteva correre, ma non poteva vedere. E poiché tutta la foresta aveva preso fuoco, che possibilità avrebbe avuto di salvarsi? Lo zoppo poteva vedere, ma non poteva correre. Quindi a cosa serviva la sua vista? Non c’era modo di scappare dal fuoco! Ma trovarono una soluzione ed entrambi fuggirono alla morte.Tale soluzione era molto semplice. Il cieco si caricò lo zoppo sulle spalle.
Questo non è solo il racconto del cieco e dello zoppo, è anche la storia del coraggio e della comprensione. Se un uomo vuol salvarsi dal fuoco dell’ignoranza, dalla foresta in fiamme del suo ambiente, ha bisogno del coraggio guidato dalla comprensione.



ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 17:31
continua




Molta gente vive la propria vita nell’ignoranza. L’uomo dorme, di un profondo sonno ipnotico. Vive nel profondo sonno dell’oblio del proprio essere. Diventare conscio, diventare consapevole del proprio sé, risveglia da questo sonno. E nasce la comprensione di sé. I bambini vanno educati alla consapevolezza. Devono diventare consapevoli dell’interezza del loro essere. E vanno aiutati a sviluppare la comprensione di sé.

ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 18:28





e allora io riprenderei il verso annunziandoti

se il raggio di sole ti penetra ne li fondelli cosa fai a mattina presto?

e mò e mmò tu vorresti la risposta mia bella pervicace autistica o assolutista di circostanza

ennò ennò ennò, stavolta volevo mancarci l'accento ma mi uscì di botto

su alzati tu ripassa la lezione e dimmi di ieri di scombussola la xxx sul cedro se il fico è settembrino


riprenda pure se si astengono gli astuti diciamoci pure ch'è meglio per gli astanti


diciamocelo con anche





Spiacente: Si è intervenuto oscurando una parola per rispetto ai bambini che leggono in questo Forum


cerca.mi
00mercoledì 16 luglio 2008 18:30




da astante, a stento non mi astengo e affermo che ho finalmente capito qual è la fonte della poesia
ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 22:32


‘nduvinasti lu ritornello nostro
e in Sperimentiamo te purtasti



cerca.mi
00mercoledì 16 luglio 2008 22:39

ntcù, t'allarcasti ctroppo
femmena d'onorse suggno
muta rsetai [SM=x832012]



(mi si perdoni la forte cadenza nòrdiva)



ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 22:45




meglio: resettai
s'arrape 'chiù 'e tecnologico
a prova ancora approva 'a la mano
si lu danno s'andasse e tu t'assìttaria (ti sederesti)
a lu cunvento tuoio
e a lu purcieddu








cerca.mi
00mercoledì 16 luglio 2008 22:46


ma cancellasti già lu cummentu
o lo perdesti a lu mio cunventu?
cerca.mi
00mercoledì 16 luglio 2008 22:47
ah, me pari d'esse lu gattu e lu mouse
cerca.mi
00mercoledì 16 luglio 2008 22:52


nun me va de rsishià 'n antru bannamentu
me ritiro ne la cella du cunventu




ormedelcaos
00mercoledì 16 luglio 2008 22:52






è sulu lu caso
lu topo nun c'entra
se c'avisse trasuto (entrato)
avesse fatto lu pertuso
e tu nun t'ho siente
amme accussì me pare



ps
caso: doppia accezione: caso come evento casuale, e caso come formaggio (di pecora, generalmente)

pertuso : buco
ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 08:45
Re:
ormedelcaos, 16/07/2008 18.28:






e allora io riprenderei il verso annunziandoti

se il raggio di sole ti penetra ne li fondelli cosa fai a mattina presto?

e mò e mmò tu vorresti la risposta mia bella pervicace autistica o assolutista di circostanza

ennò ennò ennò, stavolta volevo mancarci l'accento ma mi uscì di botto

su alzati tu ripassa la lezione e dimmi di ieri di scombussola la xxx sul cedro se il fico è settembrino


riprenda pure se si astengono gli astuti diciamoci pure ch'è meglio per gli astanti


diciamocelo con anche





Spiacente: Si è intervenuto oscurando una parola per rispetto ai bambini che leggono in questo Forum







certo c'è tanto di doppio senso, carissima Aurora, ma da noi, e il verso è frammisto al dialettale, la f. è solo il frutto dell'albero di fico.
puoi anche informarti da qualche tua amicizia che avrai nel meridione.

cmq nessun danno.

ciao, e buona giornata.
ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 15:00


Volevo anche aggiungere che i fichi settembrini è la migliore specie di fichi, detta settembrina appunto perché maturano a settembre.
e sono ottime col prosciutto.

ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 15:01


e pure col pane.


pane, fiche settembrine e prosciutto.

solo che non è indicata x chi ha problemi di linea.


ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 15:02


e mò tornati indietro e dimmi de lu pane
lu pane tuo noster che s'accumpagna a lu Signore Dio Tuo.

e te lo farei narrare da una voce femminea ch'i pooco saccio
e me sbarria pure. ossia mi sbaglierei.


ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:10





‘u concim tu o t’’u cuncumm' io?


Si ll’amore è fauso allora addò sta la zonza
La molla de lo parato, lo crick della scorza
E vabbuono dicimmancelle a ‘sta guagnona nostra
Nun va buono accussì pe' nient’affatto fatte sonà
Nu poco i garganielli appiènnete a lu piro e aspetta
L’àmmola se se vota abbascio a la calura lu nabarellu santo
tu tiri a rezza e pigli posto

Tuu cade sient’amme tu cadi poi p’a via quante s’appressa
A sera e li purtuni vuoti int alabascio triemmi ‘e cosce
E cadi dint ‘a ‘sta merda d’animale pe lo sterco d'homme
è cuncimme assai pe li uagliuni tuoi ch'aspettano 'a la casa




4° suonata per mandolino e pianola




ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:20





mò facimmece 'nata bella sonata in diretta d'annimo

tu che dirimpettaia stammi a lu balconi nostri

tu puoprioto a tte m'arrivolgo io, che stasera o pò domani

vuttamme l'acqua ascesa a li colletti che pe' lu sudore

scenne abbasciu a li calzani.

diciammoci che nun è festa, diciammoci piglia 'a chitarra toia

diciammoci cumincia a sunà nu poco e fayye nu commento

e pò chiù 'a basciu pigliate 'a pignata 'ncoppa 'o fuoco

pò mittatella stesa a lu balcone d'a semmana, o statte 'e girate

'a sera dopo




concerto in miniatura per addormentati 'e notte



ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:21


vabbuò 'amme sentuto


ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:24


mò facimmece a terza sunata

a calura che scenne 'e notte 'ncoppa a lu tammaro
è 'a stessa calura e ll'ata sera?



chisto è 'u tema d'a settimana,
viditanvell' vui sì 'u ngarrate a fà






ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:27


'i mò ad esempio te vurria addumannà
pè mò m'aggiu scurdato ma mò me vene 'a mmente
è un stesse pensiero e nu mumento fà
mò ch'ille che io addumanne a te?





ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:37
per proiezioni e orchestra



studio comparato


mò facimmece a terza sunata

a calura che scenne 'e notte 'ncoppa a lu tammaro
è 'a stessa calura e ll'ata sera?



il caldo che scende questa notte sul tammaro
è lo stesso caldo dell'altra sera?





felici dedizioni diremmo noi ma non cambiano lo stato del dire




ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 21:38



traduzioni comparate



'i mò ad esempio te vurria addumannà
pè mò m'aggiu scurdato ma mò me vene 'a mmente
è un stesse pensiero e nu mumento fà
mò ch'ille che io addumanne a te?



io ora ad esempio vorrei chiederti
per adesso ho dimenticato cosa
ma ora mi ritorna di nuovo in mente
questo pensiero di un momento fà
e ti chiederei:
è lo stesso di quello che io ora chiedo a te?





ormedelcaos
00giovedì 17 luglio 2008 22:10
la Sòla




Circospezione indi circospetta senza seno la miseria abbranca l’ora del pasto a lu signore tuo invochi la vergine che sei e lo tuo danno inondaci di te misera sera facci passar le voglie de le puttane.
E affrancaci i nidi e li profani de l’armamentario tuo sonaci le campane e ave maria a la vergine e maddalene e li formaggi de la mensa assisa a lu signora dorme la vergine su li banchi de la Sola scambiandola per messa, la messia vene e va e s’arrotira stanca


...




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