orme di noi - la grammatica del web

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Il Mistero
00sabato 5 luglio 2008 13:23
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05/07/2008 11.53

sincronismi





Nuoto sincronizzato, in stile rana


Agiamoci svelto di noi assisi divelti diciamoci ora che poi riposi la vecchia battigia

Caliamoci in mare palancati d’esausto sbiancati riflessi di viso tiriamoci incontri

Di reti che vice ridiano ampio respiro di barca nuotando di remi con braccia incolorite

Assortiti  voltiamoci in scontri che già io ti vedo  venire di piede navigando un destino




 
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05/07/2008 11.48



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Versione stampabile di  ex sincronismi 


Nuoti sincronizzato, in stile rana


Agiamoci svelto di noi assisi divelti diciamoci ora che poi riposi la vecchia battigia

Caliamoci in mari palancati d’esausto sbiancati riflessi di un viso tiriamoci incontro

Di reti che vice ridiano ampio respiro di barche nuotando di remi con braccia incolori

Assortiti  voltiamoci in contri che già io ti vedo  venire di piede navigando i destini

ormedelcaos



Complimenti caos...un altra delle tue ermetiche poesie..oddio ci vuole tanta concentrazione...e sai leggendo il titolo mi sono persa il sincronismo che mi sarebbe stato utile per capirla fino in fondo..sempre rimanendo a galla naturalmente....
bravo caos, ancora un pò..e mi mandi.....nel mondo del caos....hihihihihih

ti sorrido con convinzione..



Sweetcristal


ho letto e riletto queste tue parole, signorina Sweet, ed è tutto un sincronismo alla fonte dove mi ci ritrovo bene come atto in sé, come profondità dell'abbraccio convinto....sta di fatto che c'è un limite alla parola discorsiva, e qui, è ben evidenziato: il non poter essa partecipare a nessun sincronismo di forme visive, che, come qui, sarebbe quello di 4 nuotatrici in contestualità di bracciate; ma solo farne una alla volta. Limitazione del liguaggio scritto, come quell'unica via che stai percorrendo o se no cambi strada, se ti va, non potendo con la tua auto percorrere nello stesso momento due autostrade diverse in movimenti sincronici di tempo; mentre qui, nella dianzi poesia sarebbe una sincronicità di luogo, ossia di spazi da gestire assieme, direbbe anche lui, il nostro giornalaio del mio paese.


Chissà le altre tre se ci staranno a parteciparmi come lei in questa nostra nuotata sincronica a più mani, oltre che piedi ed altro.


Nella speranza che non arriveranno altre risposte utili nei tempi loro concessi, gentilmente la saluto che è anche sabato, e perciò una parte di quel nostro definito week end che le auguro di nuotare nel migliore dei mari possibili.

Suo affezionato ormedelcaos, in confezione lettera da parte di un ammiratore.


ps
ci sto pensando se postarla anche oggi.

 

 

 






 
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postato da: ormedelcaos alle ore 10:57 | link | commenti
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venerdì, 04 luglio 2008

la bella cartolina


 

È sera

Ma ai tuoi nidi

Il tuo uomo che fa

Se si piazza di spoglio

 Copyright © ormedelcaos

postato da: ormedelcaos alle ore 09:01 | link | commenti (1)
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giovedì, 03 luglio 2008





dopo tutto questo tempo, almeno vorrei
sentire il vento che passa senza sbatter
le persiane e la riviera in piena, suonare
biondi terra tra l’asfalto e il veder
quasi
definirsi il rosa, sui coni sopra
che di me

dove sono?

qui a perdermi tra numeri
e maiuscole o qualche cocca
che strozza a spighe il grano

e nelle sere quando
son così a ciondolo di me
e sono
l’amore tuo che tu, lo stesso
, nei giri allarghi
di gonna, che alzeresti tutta

per vedermi sotto, tutta
sotto, sì
per cercare il rosso

, sì


postato da: bandaWARUMO alle ore 10:33 | link | commenti (1)
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giri di viti

Copyright © ormedelcaos 



Regalami il bòcciolo di te
carne umana al sole d’agosto,
fanne di me un divoratore
di ossa strabiche alla sabbia
che fuma mentre ancora
si lamenta al sole.
E non solo gli occhi dell'uccello
che, solo, in assolo, canta
al tramonto del giorno.


postato da: ormedelcaos alle ore 09:57 | link | commenti (1)
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martedì, 01 luglio 2008

colosseum

Le piante


Mettetele alla luce, le piante

Mostrerete almeno di saper

Curare le cose al posto loro.

C’immaginammo la forza



 

foto Copyright © ormedelcaos

 

 

postato da: ormedelcaos alle ore 06:20 | link | commenti (1)
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lunedì, 30 giugno 2008

Nome

OSPITE: Dici bene: ma su questo deciderai per conto tuo mentre il discorso procede. Ora, insieme a me, devi esaminare, secondo il mio parere, cominciando anzitutto dal sofista, cercando e rendendo chiaro con un ragionamento che cosa è mai.  

Giacché ora io e tu a suo proposito abbiamo in comune solo il nome; ma quanto al compito specifico per cui lo chiamiamo così , forse l'uno e l'altro di noi potremmo avere, di per noi stessi, un punto di vista particolare. Ora su ogni questione bisogna concordare sul fatto stesso, mediante ragionamenti, più che sul solo nome

 Platone, Il sofista


foto Copyright © ormedelcaos

postato da: ormedelcaos alle ore 07:36 | link | commenti (2)
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domenica, 29 giugno 2008






c'e movimento di sfondi nell'aria
come se a terra ci fossero giostre
di zucchero bruciato, che fuma al cielo
il suo puzzo peggiore

una sorta di ricamo bianco
ch'annuba il lancio dei palloncini
postato da: bandaWARUMO alle ore 07:18 | link | commenti (1)
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giovedì, 26 giugno 2008

 

 

"La bella poesia" (Ormedelcaos)

letta da ventodimusica 

La bella poesia

Cantiamoci d'illusioni la sera, qui di novembre, e posami i calzettini stanchi il mattino, presto, senza alcun avverbio, senza sorrisi -
o anche disconnessioni di reti, diremmo noi oggi :
Tra la rosa e l'oleandro scuro, dice il poeta:
Tra le ginestre ai borghi, le novele stanche e le notti di Natale:
Noi
oleandri negli orti e il merlo che ancora canta in marzo in amore tra i loro rami e la femmina meno scura, oggi, di colore, diremmo, nel nuovo nido


Nuvole:
Noi oggi

nuvole senza: sole che uscirà più tardi anche ci dicono


Quando le viole nei nostri giardini lungo le scale di un ascensore ai piani, alti, ancor se la petite in dentro in fuori dell’intonaco, o i crisantemi a nostri quadri, certi, appesi alla Van Gogh dei girasoli e di noi alle marine
tra i cristalli di un bocciolo comprato al mercato dell'ambulante che su tappeti anch'essi a mò di madonnelle d’oggi
Ci offriva alle mani richieste


E stanchi o ancora troppo stanchi, noi ci accingevamo ad andarcene



tra le pareti di un novembre avanzato, se vicini orizzonti, o stai zitto tu qui dentro ad una classe,
Parigi, piegàti, spiegateci Milano su Malpensa e Cina su alitalia, rossa ci aggiungono i compagni on-line: la clessidra e il Duomo alle 3 o anche stanotte alle quattro sotto gli archvi delle due torri anch'esse piene, o anche dei resti del mò sul Po di ieri visto l’altra sera in tv con i suoi tanti sacchi di sabbia

e di cui al violino che si poggia sulle spalle dell'uomo di strada che ti cerca dalle finestre o dai balconi ad affacciarti e di cui all’offertorio nostro
Di una messa puntuale come la campana del quotidiano nostro volere alla mensa del signore chiamandolo da giù coi campanelli


nei parchi Lui è stanco di andare alle televisioni, ci aggiunsero senza le dovute novizie


dinanzi gli infermi delle sere un pò più stanche sarete voi o le cenate del mattino prendi anche tu qualche appunto di oggi


ti dico calmo anche se ti faresti veloce nel lavarti le mani
Tra i vortici e i palissandri dei nostri monumenti, moltitudini, diremmo molti accingendoci alle lavagne nere, stavolta tocca a te ti diranno, ti guardo sul registro dei voti solo dopo che in copieincolla te ne stai


E i pesci fuor d'acqua a respirarci contenti in maschere di piccoli ossigeni, cabotaggi micron diossine lente ferraginose le maestre di domenica
Vi verremo incontro alle sette di sera noi siamo ancora vergini abbiamo conservato l’olio che ci diedero al mattino


Noi saremo dalla parte nord mentre voi ci correrete innanzi contenti battendoci le mani
Da sud ci dicono in tanti i registi seduti sulle stanze delle loro scrivanie sotto gli acini verdi dei loro nuovi affreschi
dei mutui che verranno da soli prendine anche tu un grappolo già che ora ci troviamo in piedi
Che son stanco delle file di noi di fronte a noi

mandami quel messaggio ti prego dice lui ancora oggi ti prego proprio assai che qui in fila fa caldo che ho la rata da scadere per rinnovare l’altra, dissero in coro


Signor Maestro le direi quando si sveglierà posso uscire ai bagni che già mi avvio lento me la sto facendo addosso anche se solo sul d'avanti mentre i cessi sono ancora senza chiavi e i bidelli dormono?

sarebbe per me anche questo un gran bel giorno, così di passaggio tra un'aula e l'altra richiesta anch'essa semivuota, e noi, con un'altra sigaretta in mano

L'appunterei solo dopo sul nostro diario, anche coi maturandi verbi delle more stanche percorse nei corridoi sulle mattonelle a scacchi, per renderla anche più bella e dolce della sera innanzi, smussata come a noi  in luci di lui ci disse, e che lei ci decantò dianzi; lei seduto ora sulla cattedra di plastica, sedia rotta, capelli stinti, poco pagato e con quattro figli in tasca come noi che pure loro a casa

dacci anche a noi una ciliegia rossa sul viso aggiunsero i compagni ch’era già tardi e scapparono in strada

 

 

 letta da ventodimusica

postato da: ormedelcaos alle ore 04:24 | link | commenti (10)
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mercoledì, 25 giugno 2008






Cantateci l'alba, questa sera
Cantateci l'amore
Mentre la passione trema
E la paura ci prende
Fermateci il seme dell'odio
Diteci dei campi
Diteci di noi
Noi senza numeri
Noi senza patria
Noi e la storia
Noi e un nome disperso
Tra la strada e la vita
Noi di ieri e noi di domani
Noi con due mani e due piedi
Noi senza volto
Noi senza niente.




foto Copyright © ormedelcaos

postato da: ormedelcaos alle ore 19:24 | link | commenti (2)
categorie:
Il Mistero
00sabato 5 luglio 2008 13:47



Mistero della fede: Annunziamo la tua morte oh signore e aspettiamo la tua resurrezione nell'attesa della tua venuta.


in tono molto minore, naturalmente.



in pace.



Il Mistero
00sabato 5 luglio 2008 14:14
















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