proviamo a dirci

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ormedelcaos
00giovedì 14 agosto 2008 22:09




proviamo a dirci che oggi è un giorno come un altro
un giorno di 24 ore e qualche secondo che ci scappa
all'orologio quell'orologio cui dobbiamo aggiungere
la corda per rendelo vivo ai sussulti del tempo
quel tempo che continuerà a scorrere anche senza
il nostro orologio ho misurato un tempo un tempo di
tre minuti contando fino al semaforo della strada
e non era distante dalla stazione dei treni, quei treni
che corrono tanto veloci mentre tu stai seduto e leggi
io avevo un libro di Mc Lhuan l'ultima volta che lo presi
lo stavo leggendo a pagina 134 ed ero a metà della pagina
quando lessi la stazione e la leggevo solo a metà per la
colonna che si era trovata tra i miei occhi e la scrittura
intera, mi mossi a destra per leggere quella parte a sinistra
che non leggevo ma spostandomi troppo mi scompariva
totalmente il finestrino, c'è sempre una parte che non riusciamo
a leggere mi dicevo ritornando nella posizione originaria,
tornandomi a sedere sul treno tornando a pagina 134 del libro
tornando a rileggere l'ultima frase, tornando a guardare
l'orologio che sembrava fermo mentre scorrevano
quei secondi mancanti




auroraageno
00venerdì 15 agosto 2008 07:57


Proviamo a leggere soltanto non possiamo che ascoltare
le parole dentro di noi mai vediamo tutto il quadro è vero
ed è un gioco sfuggente che può divertire ma anche irritare
forse come quando si vuole ascoltare un disco uno di quelli
che non si fanno più un vecchio LP e ti accorgi che i solchi
si sono smussati e la musica non arriva o solo troppo piano
ma non si vuole gettare il vecchio disco perché ci è caro
per questo e per altro continueremo a provare a leggere
e ad osservare il quadro mentre il nostro treno corre anche
con scosse pure se strano ai nostri giorni ma i giorni sfilano
assieme alle notti e noi seduti con un libro in mano vorremmo
poterli vedere meglio ma adesso dico che alla prossima fermata
scenderò per sgranchirmi le gambe e per ora ti saluto.




ormedelcaos
00venerdì 15 agosto 2008 15:36


(vedi stai andando agile in salita: "le parole dentro di noi mai vediamo tutto il quadro è vero")

(c'è immediatezza e poca mediazione, vai ancora, prova a scalare la vetta, dai, facciamo il tifo per te)


ormedelcaos
00venerdì 15 agosto 2008 15:44


Pr ora ci siamo lasciati, lasciati di subito dopo un saluto
mi hai detto vado, vado da sola stamattina ne ho voglia
voglio scalare il monte se mi sovviene da destra cambierò braccio alla mia borsetta
rosa questi momenti ci assalgono di petto, tu mi diresti di seno
sodo e io acconsentirei senza ombra di dubbio
mi aggiingeresti con due belle gambe slanciate pedala
se la sella sosterrà il tuo bel culetto prova ad alzarti in salita
prova a mostrarlo mentre fa fatica a salire sul monte
infila un bel cambio se è campagnuolo infilalo prima
con la mano destra tra la cannola e il freno allungati un poco




auroraageno
00domenica 17 agosto 2008 03:47


Nel certo srotolarsi di ore e di minuti s'accavallano i giorni
e noi prendiamo fiato dove possiamo sempre tesi e quasi
inconsapevoli della bellezza del paesaggio che pure ci appartiene
come ad ogni vivente e spesso calpestiamo incuranti violando
il pianeta comune che lasceremo pieno di buchi come un gruviera
in eredità alle genti a venire e noi veniamo intanto cozzando
negli scontri segnalandoci gli addii protendendo mani a respingere
quel che vogliamo raggiungere muovendoci immobili dentro
un sacco di plastica che improvvisamente laceriamo con i denti
emergendo alla luce perché ci è dato di scrivere e di respirare
di amare e di vedere e la meta è qui pur indicando lassù
e io esulto con Walt W. mentre echeggia il mio barbarico grido
sopra i tetti del mondo.





ormedelcaos
00domenica 17 agosto 2008 11:57


Echeggiamoci ai muri echeggiamoci agli spigoli del reso
Rendesti rendemmo plastiche etichette numeri primi ed oltre
Riciclando i resti accrescemmo i binari della guida alle palestre
Dei muscoli tu che rimescolo io rigirammo gli angoli spegnemmo
I semafori dei verdi sollecitando i gialli ai rossi.
Hai tu pedine, hai tu soluzioni di riva, hai tu conchiglie da vendere
Se l’acqua sciogliendosi ci invade i bagni e ci priva delle docce?

Vendemmo i rubinetti d’oro cambiammo quelli di alluminio
Cercavamo quelli di rame a condurci alle sorgenti dei ghiacciai spenti,
Pedalavamo in discesa quel giorno mentre le albe ci ritornavano
Da dietro verso la collina bianca.

Hai tu due denari, hai tu quattro euro di burro?




auroraageno
00domenica 17 agosto 2008 16:45
(passando, tra una fermata e l'altra del treno)



Mi dispiace: non ho soluzioni in tasca soltanto il fazzoletto
e due once di buonsenso ma ti posso dire che ho il cuore
pulito dall'avidità e questo rimedio posso indicare a semaforo
verde insieme a mani aperte per dare e a occhi per vedere
oltre le facciate dei muri e due conchiglie grandi e belle
che avevo sul comò e ho già regalate mentre la doccia potrai fare
anche a casa mia e ti accoglierò come il figlio del Re se ti vedrò
con il bastone del pellegrino e se vorrai ti laverò la schiena
ma non con il burro che manca da quando hanno ballato il tango
a Parigi però ne troverai in cucina e anche la pasta mentre la pentola
d'acqua sarà pronta sul fuoco

mi frugherò nelle tasche ancora e troverò tre euro e cinquanta
se non mi comprerò le sigarette.


Che dici: ci saranno baci dietro la porta?



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