sottolestelle
00mercoledì 27 dicembre 2006 05:59
Scendeva bianca una rosa, dicesti
amore: ti voglio.
Pendeva l'edera in cielo, e
il prato d'un giardino
era fiorito.
Sfogliati
in margherita
andammo, partimmo
per quei lidi, e più
non ritornammo. Al bosco,
un ragno fissava la tela,
t'odi la mela ci guardava,
e tu dicesti: coglila;
che sia d'eterno.
Romingo il passero, vezzeggiava,
sul ramo una passera:
e fu subito sera.
Duro il ritorno,
scendemmo alla deriva;
alzavi una gamba
e più non poggi l'altra:
duro il seno, in latte
sfavillava il giorno;
forse non fummo,
in primis si svolse questo gioco, e
noi, soli, lo riprendemmo;
in spiagge, in albis, di lune
sembra voltar la pianta,
e tu rigiri il foglio;
vergato, vi scrivemmo:
e più non posso.
Di sera
un passero ritorna in quella riva
e canta,
riscrive quella lettera: imbusta,
scorre una lacrima;
e maggio ti ritorna.
scendeva bianca una rosa