tra queste pagine sparse

Caro Walter,
mi sn messo a leggere un po' "le tue cose"... Era da diverso tempo ke nn mi ci soffermavo (ultimamente dedico troppo poco tempo alla mia amata poesia cavolacci! )...
E devo constatare (o mi sbaglio?) un sensibile cambio di stile...
Un cambiamento ke, a me personalmente, ha lasciato piacevolmente colpito...
Trovo nelle recenti tue, cioè, uno stile molto più "colloquiale" e descrittivo che non nelle tue poesie di una volta... Un linguaggio meno "criptico", ma nn per questo "facile" (bisogna farci l'orekkio ai versi senza verbo; o meglio, ke lo sottointendono o si riallacciano al verbo di una serie prima: cmq lo trovo un modo molto efficace e a me nn dispiace per niente! )...
Nel complesso, cmq, devo dire che mi piacciono parekkio... Davvero!
Nn ce ne è una che nn mi lasci un attimo a riflettere o ad immaginare la scena o a sospendermi sulle sensazioni... Mi piacciono in particolar modo la sequenza dei tuoi ultimissimi "quadri" di vita...
Li trovo propio "azzeccati"!
Un abbraccio,
Vale

Ti ringrazio della tua attenta lettura, caro Valerio.
In effetti sto passando ad un’altra visione del mondo, a quella dello sguardo visivo, il quale non lega per cognizione, e quindi per collanti di verbi giustificativi, il passaggio alle varie e disparate immagini che sono catturate della vista in un nostro procedere in città. Cerco di compensare tale mancanza di temporalità col parallelo ad altre coordinate spazio/temporali, facendo, così, scorrere flussi di coscienza tra una immagine e l’altra. Flussi che, forse, destano quelle riflessioni che tu indichi.

Ti abbraccio, e ti ringrazio ancora.

walter

La riporto su...