ormedelcaos
00mercoledì 27 febbraio 2008 08:27
Suona a canna il vento
lo sparuto
a spine e ventagli
storti
a calmare il desio del tempo
lento il pastorello ancora prega
e col suo flauto
suona alla vergine.
E a messa va
con le pecore e il montone
una cravatta gialla e due ricotte.
Sulla sabbia una clessidra
e due mani aduse
mentre
scherzosa l’onda
abbassa il grano,
e la primavera anche quest'anno
muore.
auroraageno
00giovedì 28 febbraio 2008 07:13
E' così grande e bello, questo quadro da te descritto con maestria..!
Questa meravigliosa poesia... è veramente Poesia!
Complimenti, Walter... e un abbraccio affettuoso
... sono in contemplazione...
aurora
ormedelcaos
00giovedì 28 febbraio 2008 09:31
Sono molto contento che ti piaccia, carissima Aurora.
Sono immagini dei miei ricordi infantili viste agli occhi di adulto che ora sono, di un paesaggio che è sempre più lontano dai nostri occhi tecnologici.
Buona giornata.