alter fritz
00lunedì 13 febbraio 2006 20:21
solitari
giacciono in sonni leggiadri
coloro che in tempi obliati
con un solo moto del cuore
decisero destini d'uomini..
Tornano a volte,
in segreto,
ad osservare muti
cio' che oramai
"non possono piu'"..
e piangono,
piangono l'olimpo morto,
di ragnatele
su augusti specchi..
E rivivono sbiaditi
in pallidi versi
di bimbe sognanti..
leggeri,
come un ansito di brezza..
morenti.
flavio
Modificato da alter fritz 13/02/2006 20.25
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