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XIII SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - LUNEDÌ
MESSALE



Antifona d'Ingresso Sal 46,2
Popoli tutti, battete le mani,
acclamate a Dio con voci di gioia.


Omnes gentes, pláudite mánibus,

iubiláte Deo in voce exsultatiónis.

Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo...

Deus, qui, per adoptiónem grátiæ, lucis nos esse fílios voluísti, præsta, quæsumus, ut errórum non involvámur ténebris, sed in splendóre veritátis semper maneámus conspícui. Per Dóminum.


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Am 2, 6-10. 13-16
Calpestano come polvere della terra la testa dei poveri.

Dal libro del profeta Amos
Così dice il Signore:
«Per tre misfatti d’Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto di condanna,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali,
essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri,
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.
Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo,
la cui statura era come quella dei cedri
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
Io vi ho fatto salire dalla terra d’Egitto
e vi ho condotto per quarant’anni nel deserto,
per darvi in possesso la terra dell’Amorreo.
Ecco, vi farò affondare nella terra,
come affonda un carro
quando è tutto carico di covoni.
Allora nemmeno l’uomo agile potrà più fuggire
né l’uomo forte usare la sua forza,
il prode non salverà la sua vita
né l’arciere resisterà,
non si salverà il corridore
né il cavaliere salverà la sua vita.
Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!».
Oracolo del Signore.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 49
Perdona, Signore, l'infedeltà del tuo popolo.

«Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Se vedi un ladro, corri con lui
e degli adùlteri ti fai compagno.
Abbandoni la tua bocca al male
e la tua lingua trama inganni.

Ti siedi, parli contro il tuo fratello,
getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.

Capite questo, voi che dimenticate Dio,
perché non vi afferri per sbranarvi
e nessuno vi salvi.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio».


Canto al Vangelo Sal 94
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo Mt 8, 18-22
Seguimi.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva.
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».



Sulle Offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali compi l'opera della redenzione, fa' che il nostro servizio sacerdotale sia degno del sacrificio che celebriamo. Per Cristo nostro Signore.

Deus, qui mysteriórum tuórum dignánter operáris efféctus, præsta, quæsumus, ut sacris apta munéribus fiant nostra servítia. Per Christum.

Antifona alla Comunione Sal 102,1
Anima mia, benedici il Signore:
tutto il mio essere benedica il suo santo nome.


Bénedic, ánima mea, Dómino,

et ea quæ intra me sunt nómini sancto eius..


Oppure: Gv 17,20-21
«Padre, prego per loro,
perché siano una cosa sola,
e il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore.


Pater, pro eis rogo, ut ipsi in nobis unum sint,

ut credat mundus quia tu me misísti, dicit Dóminus.


Dopo la Comunione
La divina Eucaristia, che abbiamo offerto e ricevuto, Signore, sia per noi principio di vita nuova, perché, uniti a te nell'amore, portiamo frutti che rimangano per sempre. Per Cristo nostro Signore.

Vivíficet nos, quæsumus, Dómine, divína quam obtúlimus et súmpsimus hóstia, ut, perpétua tibi caritáte coniúncti, fructum qui semper máneat afferámus. Per Christum.




Ascolta

Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all'altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: "Maestro, ti seguirò dovunque tu vada". Gli rispose Gesù: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo". E un altro dei suoi discepoli gli disse: "Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre". Ma Gesù gli rispose: "Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti".

Medita

Quello che si avvicina a Gesù è uno scriba, un uomo esperto della Scrittura, un credente. La sua richiesta sembra esprimere un atto di fede, la volontà di essere discepolo, il riconoscimento del Signore. Eppure Gesù non accoglie subito questa richiesta, vuole prima sottolineare qualcosa che ritiene evidentemente importante per coloro che lo vogliono seguire. E sottolinea che il Figlio dell’uomo (espressione che secondo gli esegete Gesù usava per parlare di sé prediligendola perché permette di interrogarsi su di Lui, ma non alimenta attese messianiche di tipo politico) non ha dove posare il capo. Forse Gesù vuole indicare a chi lo vuole seguire la necessità di rimanere “precari”, di non essere “fermi”, rigidi, fissi … neppure nelle idee che abbiamo o ci siamo fate su Dio, sulla religione, sulle prassi della fede. Proprio chi conosce le Scritture, come lo scriba, rischia di incasellare Dio e il suo messaggio dentro i propri schemi, dentro una “normalità” che è invece necessario superare. Si tutti hanno una tana, anche gli animali che sembrano i più liberi, i meno addomesticati. E’ una normalità, ma non per il Figlio dell’uomo!

Per Riflettere
La giovane francese Madeleine Delbrel, si convertì dall’ateismo. Nel 1933, a 29 anni, dopo aver studiato come assistente sociale, si spostò a Ivry-sur-Seine “la città delle 300 fabbriche”. all’estrema periferia di Parigi, insieme a due capi-scout, per vivere nel quotidiano l’esperienza del Vangelo come laica.






_________Aurora Ageno___________