Non mi azzardo a salutare Aurora, per gli altri ognuno la pensi come vuole
28 ottobre 1922, Marcia su Roma. Novanta anni orsono i miei padri, i vostri nonni, tentarono l'avvio di un'Italia migliore, moderna, civile. I risultati, immensi, furono vanificati da una guerra insensata, che si doveva, si poteva evitare. Tutto crollò nel 1945, ma le idee primigenie di giustizia sociale, Stato socialnazionale, sviluppo e progresso coordinato di singoli, società, paese, sono rimasti e anche largamente applicati nel successivo regime definito democratico, che abbiamo e accettiamo, magari senza eccedere a entusiasmo. Non mi spiacerebbe sentire vento di nuovo, di speranza, di fiducia, cose oggi alquanto sopite.