Poeti della Luce Forum Comunità virtuale di poeti e scrittori dilettanti

DEMOLIZIONE

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    michael-santhers-
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    Registrato il: 30/08/2004
    PdL
    Utente Veteran
    00 28/08/2013 05:02
    Le lamiere s'accartocciavano
    stridevano al dolore
    sotto fierezza del malvagio cuore
    d'una pressa affamata e avara
    -A poca distanza come tra un impeto e una resa
    una vecchia Lancia in attesa d'oblìo
    unico rimedio alla vorace ruggine
    si rivolse a un’Alfa che al sole non dava più riflessi
    e...lo so hai umiliato vento e sguardi
    rotto timpani ad avversari elogiati
    vincendo a traguardi perduranti in gloria,
    Io invece ho corso meno ma ho portato a spasso
    vite nobili cullate in apparenze ferme,
    ho spogliato difetti d’ogni genere
    e poi vale più d'una vita scialba
    aver visto le gambe della Signora
    bella come ultimo impreco a buon fine
    col sorriso stella polare in ogni umore
    con movenze da farfalla che plana al nettare
    sotto vestito di pura frusciante seta
    quando metteva in libertà il prosperoso seno
    e s'aggiustava ad arte il trucco allo specchietto
    e in ansie per andare ogni martedì a consumare
    in lussuoso albergo il peccato degli altri,invidiato
    -Di lì a fianco una Cinquecento intervenne:
    tra rumori identici da bocca e sedere
    ho sentito sempre numeri
    rate, scadenze e parlar di Dio
    in modo orrendo e sono stata insultata
    perché andavo piano e bevevo troppo
    -Un vecchio Ape gonfio di saldature si destò
    da lungo sonno e disturbato da vite
    ricordate agli allori quasi inveì........
    non dimenticherò i guai passati
    per salite preso a calci a spronarmi d'andar veloce
    e al mio motore diverse volte scoppiò il cuore
    inoltre chiedo scusa per il dialetto
    ma il padrone era ubriacone analfabeta
    -Una Millecento:
    adesso mi sfogo anch'io
    ...dentro di me tanto fumo
    mille odori, estasianti profumi
    e un banchiere a contare soldi
    e quanti capelli sparsi ovunque espulsi da pensieri ,
    quasi sempre su stessa strada di periferia
    dissestata come anima zoppicante a sguardi
    lasciavo figure che per tutto il giorno
    ad altre macchine in andirivieni pieni e vuoti
    --Intanto famelica la gru arrivò vicino
    -Ferma.. disse un Signore elegante
    con gli occhi di chi ha visto troppo e niente
    questo è un modello raro più dell'onestà
    e con l’indice uncinato forzato al raddrizzo
    indicò la Lancia subito spinta lontano al sicuro
    mentre la pressa sorridente riduceva
    altri conversanti in unico grosso cubo di ferro
    -Io per caso nei paraggi e pensai
    è difficile entrare nella storia
    quando si è vissuti in modo modesto
    ------------------------------------------------------------------
    Da: Normalità Incondivisibili Tra Maschere Clonate
    www.santhers.com
    michael santhers
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    auroraageno
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    Amministratore
    Utente Gold
    00 28/08/2013 08:59

    straordinario sempre, Michael! Bellissima questa poesia!!

    Aurora



    _________Aurora Ageno___________