00 06/02/2014 20:33
Come un crocifisso nel buio
lo sguardo oltre le persiane
della mia prigione
cerco la tua mano nella notte
e la tenerezza di un fiore andato
fra le lenzuola del letto
qui nel mio eremo di silenzio
sull’altare della mia solitudine
ho sacrificato tua voce di mare
passeggiate come stelle nell’universo
dei nostri folli violini
la musica dei tuoi occhi si allontana
distrattamente come foglie al vento
d’autunno
quando anch’io indosserò la mia giacca
di sogni e pioggia
e sole
e un paio di occhiali per venirti a trovare
bambina
fuori da questa stanza
come fosse stato un sbaglio
il ticchettio di un orologio sul muro in ritardo
dall’inizio del tempo
e saremo immobili
davanzali su un tramonto d’estate
treni che si aspettano alla stazione
divisi solo dall’attimo
dal nostro sbuffo umano che si perde nell’eterno
dell’amore