00 10/09/2007 14:18
(segue)


Fu con impazienza che il tenente Dunbar vide l’alba spuntare. Stava già pensando a
Fort Sedgewick mentre ancora batteva le palpebre, cercando di svegliarsi completamente
e di mettere a fuoco le assi del carro al disopra della sua testa. Pensava al capitano
Cargill e ai suoi uomini, e a come sarebbe stato il posto e come sarebbe stato il suo
primo servizio di pattuglia, e a un migliaio di altre cose che gli vorticavano con eccitazione
nella testa.
Quello era il giorno in cui sarebbe arrivato a destinazione, realizzando il sogno coltivato
da tempo di essere assegnato in servizio alla frontiera dell’Ovest.
Buttò di lato la coperta che gli aveva fatto da giaciglio e rotolò fuori da sotto il carro.
Rabbrividendo nella prima luce dell’alba, si infilò gli stivali e cominciò a muoversi
impaziente attorno al carro.
<< Timmons >>, sussurrò, chinandosi per guardare sotto il carro.
Avvolto nel suo sgradevole odore, il conducente dormiva profondamente. Il tenente lo
toccò con la punta dello stivale.
<< Timmons. >>
<< Sì? Che cosa c’è? >> mormorò il conducente con la voce impastata di sonno e
tirandosi su a sedere, allarmato.
<< Muoviamoci. >>


La colonna del capitano Cargill aveva continuato ad avanzare e alle prime ore del
pomeriggio aveva coperto poco meno di dodici miglia.
Anche l’umore aveva fatto progressi. Gli uomini cantavano rinfrancati, mentre
procedevano in ordine sparso per la prateria. Il suono delle voci sollevò oltremodo
il morale del capitano Cargill. Sentire i suoi uomini cantare gli conferiva una grande
risolutezza d’animo. L’esercito poteva metterlo davanti a un plotone di esecuzione,
se voleva, e lui avrebbe comunque fumato la sua ultima sigaretta con un sorriso.
Aveva preso la decisione giusta. Nessuno poteva convincerlo del contrario.
E mentre procedeva attraverso l’ampia distesa erbosa, sentì rifluire in lui una
soddisfazione da tempo perduta. La soddisfazione del comando. Stava di nuovo
pensando come un comandante. Desiderò che si trattasse di una vera marcia,
una marcia con una colonna di soldati a cavallo.
In questo momento avrei dei drappelli sui fianchi della colonna, distaccati da un buon
miglio a nord e a sud.
E mentre ci pensava, guardò veramente verso sud.
Poi Cargill distolse lo sguardo, ignaro che se un drappello si fosse trovato in avanscoperta
a sud in quello stesso momento, avrebbe trovato qualcosa.
Avrebbero trovato due viaggiatori che avevano sostato per dare un’occhiata ai rottami
bruciati di un carro rovesciato in un burrone poco profondo.
Uno, con uno strano puzzo che gli aleggiava intorno; l’altro, un giovane dall’aspetto
decisamente attraente con indosso l’uniforme.
Ma non vi erano drappelli in avanscoperta, così passarono inosservati.
La colonna del capitano Cargill proseguì risolutamente la sua marcia, aprendosi cantando
la strada verso est, in direzione di Fort Hays.
E dopo la loro breve sosta, il giovane tenente e il conducente del carro ripresero posto
sul sedile, spingendosi a Ovest verso Fort Sedgewick.


(continua)

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_________Aurora Ageno___________