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XIV Domenica del Tempo Ordinario

Le cose rivelate ai piccoli

I piccoli, i poveri, sono normalmente predisposti ad atteggiamenti preziosi per l'animo, in quanto
non sono orgogliosi di se stessi e non si considerano molto importanti; inoltre sono consapevoli
della fragilità della vita umana e sono disposti ad aiutare chi ha bisogno; infine sperimentano una
situazione di insufficienza, che li spinge a rivolgersi, senza vergogna, a Dio, in cui ripongono le
loro speranze, la loro fiducia.
Quando Gesù ci chiede di farci poveri per il Regno, non significa che ci chiede una sorta di
mutilazione di noi stessi: anzi egli ci chiama alla pienezza della nostra realizzazione. Se infatti ci
è chiesto di sacrificare in qualche modo l'avere è solo per una maggiore pienezza di essere, che
rivelerà tutta la sua desiderabilità e la sua capacità di appagamento nella vita eterna, ma che ci
arricchisce già su questa terra: "L'essere povero non è cosa degna di lode; ma va elogiato
l'amare la povertà e il soffrire con gioia, per amore di Gesù Cristo, gli incomodi e i bisogni che
essa porta con sé".



Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 11, 25-30


In quel tempo Gesù disse: « Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai
nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai
deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se
non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo
sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra
vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero ».

- Parola del Signore
- Lode a te, o Cristo










_________Aurora Ageno___________