Ritorno (Esperimento poetico: Fuochi d'artificio)

Auto in corsa. Frena.
Tergicristalli spazzano pioggia
e le tue mezze imprecazioni agli autisti
Un tram con le fiancate dipinte
siamo piccoli accanto
Semaforo rosso, fermi i bollori
si riparte, da sinistra la precedenza è optional
L'uomo in bici attraversa
"Andiamo diritto: vorrei le paste"
Nuotiamo nella corsia di centro
Sosta. Partenza.
Il cartoccio sulle ginocchia
il mio mezzo sorriso
Curviamo a destra
il semaforo non ci guarda
La cinghia sul petto
in grembo la borsa
il giornale
le paste
in mano l'ombrello
Siamo arrivati
Scendi tu
Poi io
Allarme inserito
Arriviamo all'ingresso
Siamo a casa.

Torniamo da Messa.

Walter... e chiunque altro voglia:

prego di darmi un parere. Come è andato questo esperimento?





aurora

mi piace...ed anche tanto.ha il movimento preciso e diretto di una freccia,magari non puntava...A CASA,ma lì è giunta compiendo il suo percorso.è puntellata da tante indicazioni,che rimandano la mente ad altre immagini,un pò come i cartelli per strada o le scritte sui muri.l'idea dello sperimentare mi intriga molto,porta un soffio di nuovo nell'aria asfittica dell'usuale utilizzo della parola,credo proprio che funga da bozzolo per aiutarci a fare quello scarto che permette al nostro sentire di volare in modo nuovo e diverso.vi seguo con infinito amore e curiosità,per il momento...sto lottando per uscire dal mio bozzolo chissà che a giorni non mi troviate qui ti abbraccio cara,e buon fine settimana.Giusy.

c'è distacco dalla cosa osservata, e poi c'è una massificazione del noi: guardiamo, osserviamo, andiamo, ritorniamo. Almeno come la vedo io.

se cominci a distanziare:

mi dici gira a destra se c'è il semaforo chiuso
io scendo dal pedale e guardo bene l'orologio che mi indica le due e 35 se l'ombra non assimila la scadenza del rimpatrio
il sole ci colma di rossore e ripartiamo attoniti di lato...


cmq, cominci a pedalare.

auguri! se ti piace andare senza mani in bici, cominci a provare l'ebbrezza dello sbandamento e del caso frapposto agli ostacoli di centro, e giri a destra, ai tuoi luoghi "canasciuti".
prendi qualche viottolo, vedi dove ti porterà.....

la poesia mantiene la sua logica, nello sviluppo di un solo contesto, quello della strada in auto. su un unico tempo ben definito: il tragitto.
Saresi sBANDAta nel frigorifero, poi nel letto e chissà, a quando ero bambina ed imparavo a nuotare. Comunque è molto bello che tu cerchi di entrare nei linguaggi altrui. aiuta anche a capirli meglio

poi Walter, spiega da MAESTRO ( ma forse è già stato detto da chi mi ha regalato il motorino)

ittero


WWWWWWWWWWRRRRRRRRRuuuuuuuuuuuuuuuuMMMMMMMMMMMMMMM

Vi ringrazio tanto, cari!

Giusy, mi hai tanto rallegrato e ho sentito il calore del tuo affetto, sai? Buon fine settimana anche a te, cara


Walter, sei magnifico. Spieghi molto bene! Nel post ultimo delle "lampàre" sei stato GRANDIOSO!!! Credo di avere appreso molto.
Adesso posterò una nuova poesia (mi fa un certo effetto definirla coswì, sai). E' liberatorio!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Angel, hai proprio ragione, la poesia è come hai detto tu e ti ringrazio per i suggerimenti.

Tutti e tre mi avete aiutato moltissimo e vi ringrazio per l'incoraggiamento!

Giusy... ti aspetto!!! Vieni a divertirti, appena puoi!