Poeti della Luce Forum Comunità virtuale di poeti e scrittori dilettanti

ABBACCHIO D'ARTISTA

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    michael-santhers-
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    PdL
    Utente Veteran
    00 31/10/2008 00:20
    Un velo di cenere ricopriva a macchie i carboni appisolati
    che di tanto in tanto si ravvivavano ad alito di vento
    -Lente gocce di grasso cadevano punteggiando di nero la brace al risveglio
    e rivoli di fumi s'alzavano vorticanti,poi come schiaffeggiati
    si diramavano a volersi nascondere e alcuni alle mie narici secche
    che al paradisiaco assaggio innescavano aquilini litigiosi
    -Poi presi un rametto di rosmarino e intinto in bicchiere d'olio d'oliva
    misto ad aceto e piccantino,al pari di prete che benedice soddisfatto
    peccatore rinsavito
    lo spruzzai sulla carne che man mano cambiava sfumature rosa
    -Nei paraggi i cani abbaiavano,pennellavano la lingua sopra al muso
    e ripassavano azzanni con la coda alzata e riconfermavano l'intento
    con piccoli abbai non dissimili a lamenti umani d'ingordigia
    a volte musicati da schioppettii che liberavano faville,piccole stelle
    a dissolversi subito a far capire la difficoltà dei sogni a decollare da terra
    -Poco lontano un gatto capì le gerarchie e dissidente a regole
    s'avvicinò di colpo cercando con la zampa un assaggio,subito fallito
    dall'osar mio di un calcio a vuoto seguito da falso applauso
    -Con tre dita aggiunsi un pizzico d'origano e parve miccia
    a far esplodere profumi rintanati,talmente estasianti,mi diedero
    un senso di vertigini e subito con terapia d'urto le fermai con un bicchiere
    di vino color fragola e la gola allertata credette preludio d'assaggio,
    confermato anche da un lacrimare d'occhi complice una fumata
    ribelle ma non fu così,il sesto senso m'avvertì della non cottura
    -Anche gli alberi avvertivano delizie che stavo coltivando
    vibravano il fogliame,specie i pioppi con rumorio di danaro alla conta
    forse a volermi pagare odori che s'attaccavano alla linfa ormai ribelle
    -Due spruzzate di limone,diedero un acre a tutte le atmosfere
    ormai insostenibili ai sensi in litigio d'accaparramento,infatti poco dopo
    tuonò lo stomaco in pretesa di operaio di tutti,richiamò alla realtà
    -Il racconto termina,il poeta affamato esausto a controllare i deliri di fame
    barcollò a terra svenuto e si ritrovò imboccato sull'erba da delicata mano
    di deliziosa fanciulla,finalmente conquistata
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    Da:Poesie Cialtrone
    www.santhers.com
    michael santhers
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    auroraageno
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    Amministratore
    Utente Gold
    00 31/10/2008 10:05

    Che brano profumato e saporito..! Un sollazzo, Michael.
    Bravissimo... Grazie di cuore! [SM=x831999]

    aurora

    [SM=g6094]



    _________Aurora Ageno___________