“Chi scrive ti dona qualcosa per cui non puoi fare altro che essergli grato, perché ti dà una parte di se' unica e quindi insostituibile.”
Con questa frase concludevo un racconto (pubblicato anche in questo sito).
Ho letto, ci ho messo un po’ di tempo perché mi piace “gustare” le letture, il libro di Aurora Ageno.
Dico “gustare” perché fra le pagine ho assaporato l’Amore. L’Amore in varie sfaccettature, quell’amore che in questo mondo “avanzato e moderno” spesso viene tacciato per “fuori moda” per obsoleto, viene nascosto, ignorato, declassato a sentimento di seconda se non di terza classe.
Sono “altri” ora i sentimenti che imperano: l’egoismo, l’odio, il raggiunimento dell’alta scala sociale, il denaro, il senso di potere e di comando, la notorietà, l’indifferenza, l’arroganza, l’intolleranza, ecc… non c’è posto per chi AMA!
Ecco che però, quando si “arriva” compare un “vuoto” un “buco nero” nell’animo e non si riesce a capire cosa manchi… ho tutto eppure…
L’Amore, il primo sentimento che ha fatto nascere l’universo e che, anche se facciamo finta non ci sia o ce ne vergognamo, ci accompagnerà fino al nostro ultimo sospiro.
Se passiamo in rassegna tutti i “sentimenti” che l’essere umano (e alle volte non solo) ne troviamo solo “UNO” che induce al “sacrificare anche la propria vita” L’AMORE!
Concludo con un Pensiero che mi ispira al momento in cui chiesi ad un poeta:
“scrivere è difficile?”
A questa mia domanda, fatta nella mia età giovanile, un poeta del luogo mi rispose con queste frasi che io trascrivo volentieri.
Possono essere più o meno condivisibili, ma io me le sono tenute da parte perché mi piace ciò che mi fanno sentire.
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- Scrivere una poesia o un racconto, è una cosa abbastanza semplice perché si dispone sul foglio un nostro pensiero. Bello, brutto?? non credo che questo sia importante. È fondamentale che sia veramente un pensiero, cioè qualcosa che è maturato dentro di noi, senza riserve, senza compromessi, nel quale crediamo fermamente e così, semplicemente, lo raccontiamo a chi ci sta a sentire.
- Leggere una poesia o un racconto, è un discorso molto complicato perché ha un aspetto soggettivo ed oggettivo insieme. Ciò che a me può sembrare incredibilmente romantico, ad un'altra persona può apparire terribilmente noioso o addirittura svenevole!!
Un suggerimento per chi legge è questo! Immedesimatevi nello stato d'animo, nel periodo, nel momento della vita di chi ha scritto il pezzo che state leggendo "entrate" nella poesia o nel racconto come se voi stessi foste il protagonista, e poi giudicarlo.
E ricordatevi! prima di leggere qualsiasi cosa preparatevi mentalmente a leggere! la lettura deve essere fatta con attenzione, La lettura non è una riga di parole dietro l’altra, non leggete perché non sapete come passare il tempo o perché bisogna e basta!
Altrimenti non leggete!
E… io ora… ti conosco un po’ di più…
Giuliano
[Modificato da auroraageno 11/12/2008 11:02]
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Oh Uomo! conosci te stesso! (Oracolo di delfi)