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ALLA RICERCA DI NOI STESSI

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    lucky_luke
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    Registrato il: 01/04/2008
    PdL
    Utente Senior
    00 11/03/2009 13:46
    ALLA RICERCA DI NOI STESSI


    Ciascuno d noi è unico.
    Ciascuno di noi sperimenta la vita in modo leggermente diverso e non esistono due persone che esprimano esattamente la stessa combinazione di talenti e capacità.
    Eppure, nonostante le differenze, tutti condividiamo lo stesso impulso fondamentale al controllo d noi stessi e del mondo che ci circonda.
    È un impulso conosciuto con molti nomi e sotto molte forme, ma presente in ogni essere umano.
    Nel mondo di oggi domina la filosofia della padronanza sulla propria vita in base a un forte controllo (controllo sulle emozioni, sulle persone, sulle situazioni, sull’ambiente).
    Ovviamente, questo approccio non funziona molto bene. Ecco quindi un’alternativa pratica, una filosofia che afferma che noi creiamo la nostra realtà personale, che abbiamo il potere di cambiarla esercitando un controllo amorevole sul nostro sé nascosto (il subconscio).
    Secondo al filosofia sciamanica, ciascuno di noi ha tre sé: un sé subconscio, un sé conscio, un sé superconscio. Sono tre aspetti di un tutto unico, ma hanno funzioni separate e devono interagire come una squadra affiatata perché la persona abbia una vita sana, felice e soddisfacente.
    Quando per qualche ragione si crea un disordine o un conflitto tra i tre sé, ne risultano malattie fisiche o mentali e problemi sociali o ambientali.
    La maggior parte delle scuole di psicologia moderna accetta l’idea di una mente cosciente e di una mente subcosciente, mentre solo alcune sono arrivate al supercosciente (Freudiana, junghiana…).

    Per quanto riguarda la concezione sciamanica, il supercosciente non è il Dio nel senso di un Essere Supremo, ma assomiglia di più al Dio interiore, al Sé Cristico, o alla Natura del Buddha dell’individuo; oppure si può vederlo come una specie di angelo custode.
    Gli antichi sciamani credevano effettivamente in un Essere Supremo (il Grande Spirito, Manitou… ), che equivarrebbe adeguatamente alle più elevate concezioni occidentali di Dio, ma poiché mantenevano un atteggiamento prevalentemente pratico verso la vita, gli sciamani avevano la sensazione che tale Essere fosse così al di là dell’esperienza ordinaria che speculare sulla Sua natura sarebbe stata una perdita di tempo.
    Oltre alle tre forme di consapevolezza e ovviamente al corpo fisico, ogni individuo consta di altre due componenti: Il corpo eterico o astrale, o “protoplasmico”. È la sostanza di cui è fatto l’universo fisico, quindi viene chiamato anche “sostanza universale”. In corpo astrale/eterico è un campo quasi-fisico che ci circonda e compenetra il corpo fisico chiamato anche “aura” (negli ultimi tempi, con apparecchiature speciali si è riusciti anche a fotografarla).
    L’altra sostanza è la “forza o energia” (la forza descritta nella serie di Star Wars) che sostiene la vita, il pensiero e le pratiche che le persone di scarsa conoscenza definiscono magiche o soprannaturali.

    UN PICCOLO ESEMPIO Vorrei cercare di portare questa spiegazione piuttosto astratta a livello concreto, attraverso un’analogia, ricordandovi comunque che le analogie non sono mai perfette.
    Probabilmente avete visto e ascoltato i vari reportage televisivi sugli astronauti che camminavano sulla luna. Cercate di richiamare alla mente un’immagine di quegli uomini in tuta spaziale. Ora, in relazione alla descrizione sciamanica, la tuta spaziale potrebbe essere paragonata al corpo fisico, che dall’esterno sembra avere una vita sua propria, ma cessa ogni attività e ogni scopo quando l’uomo che la indossa se la toglie e l’appende al chiodo: senza l’uomo che ci sta dentro in realtà è morta, senza vita.
    Il corpo fisico dell’astronauta, in questo contesto può essere paragonato alla mente subconscia, che muove le braccia e le gambe della tuta/corpo in modo più o meno automatico. La mente dell’astronauta svolge qui lo stesso ruolo della mente cosciente, cioè dirige e motiva l’intero essere fisico.
    Il corpo astrale/eterico è paragonabile all’arie che sta all’interno e all’esterno della tuta (forse ricorderete che attorno agli astronauti si notava un’intensa luminescenza, che sembrava un’aura) e l’energia è la batteria di alimentazione sulla schiena della tuta, che fa funzionare e sostiene la vita dei due sé interni, oltre a fornire l’energia per mantenere il contatto con la base di Houston (il supercosciente).
    Come supercosciente, la base dà incoraggiamento, consigli e coscienza, ma non interviene mai direttamente, a meno che non le venga richiesto o quando c’è il pericolo che la missione (vita) fallisca.

    Bisogna cerchare di addentrarci ad esplorare, capire, e imparare come mettersi in contatto con i nostri sé subcosciente e supercosciente, non è cosa semplice e nemmeno un gioco, ci vuole impegno e costanza, meditazione e introspezione di sé stessi fino al limite, fino a raggiungere la parti di noi dove abbiamo “archiviato” anche cose che non vorremmo più riportare a galla. Ma quelle cose sono sempre lì, in fondo al nostro subconscio, da laggiù influiscono ancora sul nostro vivere e, fino a che non le “sciogliamo consapevolmente” avranno sempre influenza su di noi, sulle nostre azioni, pensieri, reazioni sia psicologiche che fisiche.

    “Uno sciamano agisce prima solo su sé stesso e solo in modo indiretto e così agisce dolcemente anche sugli altri. Il suo scopo è la completa armonia-amore con tutto il creato.”

    L.L.


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    Oh Uomo! conosci te stesso! (Oracolo di delfi)
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    auroraageno
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    Utente Gold
    00 11/03/2009 14:41

    Veramente bello e interessante!

    Proposito impegnativo ci proponi, ma sono convinta che ne valga la pena. Bravissimo, Giuliano.

    Ti ringrazio di cuore.

    Abbracci

    aurora


    _________Aurora Ageno___________