00 06/03/2010 19:01


MARINA IVANOVNA CVETAEVA



1.

Nell'alba ancora gelida,
alla sesta betulla,
laggiù dietro la chiesa
Don Giovanni aspettate.

Ma ahimé posso giurarvi
sulla vita e su voi
che non ha il mio paese
un posto in cui baciarsi.

Non abbiamo fontane,
anche il pozzo è gelato
e ci guarda la Vergine
con lo sguardo severo.

E perché le fanciulle
non sentano lusinghe
da noi a piena voce
suonano le campane.

Vivrei così, ma temo
di diventare vecchia...
Bell'uomo, il mio paese
non è adatto per voi.

In pelliccia è difficile
persino riconoscervi,
Don Giovanni, ma bastano
le vostre belle labbra!


2.

Nella nebbia dell'alba
la tormenta gridava.
Don Giovanni hanno posto
sopra un letto di neve.

Né lamenti di fonte,
né le stelle che bruciano...
Don Giovanni ha sul petto
una croce ortodossa.

Perché più luminosa
ti sia la notte eterna
io t'ho portato un nero
ventaglio di Siviglia.

Perché tu veda ancora
con gli occhi la bellezza
della donna, stanotte
ti porterò il mio cuore.

Dormi in pace! Sei giunto
da paesi lontani
per me. Gli amori adesso
li hai tutti, Don Giovanni.








_________Aurora Ageno___________