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FEDERICO GARCIA LORCA


Io pronunzio il tuo nome
nelle notti di tenebra
quando gli astri si accostano
alla luna per bere
e le fronde riposano
delle foreste magiche.

E mi sento svuotato
di passione e di musica.
Pazzo orologio batte
le morte ore remote.

Io pronunzio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più delle stelle, triste
più della pioggia mite.

T'amerò come un tempo
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia svanisce
quale nuova passione mi attende?
Sarà pura e serena?
Le mie mani potessero
disfogliare la luna!




AMY LOWELL


Quando da te mi allontano
Il mondo sembra morto
Come un tamburo che non suona più.
Grido il tuo nome alle stelle che guardano
Lo affido alle ali del vento.
Le strade avanzano rapide
Ad una ad una, innalzano
Una barriera fra me e te.
E le luci mi accecano gli occhi
Ed io non posso più vederti in viso.
Perché devo lasciarti per ferirmi
Contro le sponde aguzze della notte?




GUILLAUME APOLLINAIRE


Io penso a te, mia Lou, mentre sono di guardia
Vedo lassù il tuo sguardo negli occhi delle stelle
E nel cielo è il tuo corpo, consolante illusione
Nata dal desiderio che attizzano le raffiche
Attorno a me soldato perso nei suoi pensieri.

Amore tu non sai che cosa sia l'assenza
E forse non puoi credere che sembra di morire.
Ogni ora all'infinito cresce la sofferenza.
Quando il giorno finisce si comincia a soffrire
E quando torna notte la pena ricomincia.

Amore, io spero ormai soltanto nei ricordi
Nelo loro specchio tornano giovinezza e bellezza.
Invecchierai amore, invecchierai un giorno.
E' lontano il ricordo come un corno da caccia.
O lenta, lenta notte, o mio fucile peso.




FEDERICO GARCIA LORCA


Mia viva morte, amore delle viscere,
io aspetto invano una parola scritta
e penso, con il fiore che marcisce,
che se non vivo preferisco perderti.

L'aria è immortale. E la pietra nessuna
ombra conosce, né, immobile, la scansa.
Non ha bisogno nel profondo il cuore
del freddo miele che sparge la luna.

Ti sopportai. Mi lacerai le vene,
tigre e colomba, sulla tua cintura
in un duello di gigli e veleno.

Calma la mia follia con le parole,
o nella notte dell'anima oscura
per sempre, lascia ch'io viva sereno.




JORGE LUIS BORGES


Si devono levare fra il mio amore
e me, trecento notti come trecento muri
e sarà il mare una magia fra noi.

Avremo soltanto ricordi.
Oh sere meritate con la pena,
notti con la speranza di guardarti,
campi della mia strada, firmamento
che io vedo perdendo...
Assoluta come un marmo farà
tristi altre sere la tua assenza.




LEOPOLD STAFF


Quei pochi giorni tristi come il pianto
che ancora ci rimangono,
prima che tu per sempre vada via
oh come inutilmente
noi li abbiamo sciupati
quei pochi giorni tristi come il pianto,
quei pochi giorni tristi
più delle piogge d'autunno.
Il sole splende ancora
hanno sonori brividi le foglie
dorate dall'autunno
sugli alberi alti, ma il cuore
a noi trema se scende nell'anima
l'angoscia dell'addio
fra pochi giorni tristi come il pianto.
Ed io non t'accarezzo e non li bacio
quegli occhi tuoi che d'amore risplendono!
E non ti soffoco fra le mie braccia
sapendo che per sempre te ne andrai!
E invece attonito penso al destino
funesto, e piango
perché abbiamo sciupato
i pochi giorni che ancora rimangono,
i pochi giorni tristi come il pianto.