00 06/12/2010 20:52


JOHANN WOLFGANG GOETHE



Ti dica il mio sguardo l'addio
che le labbra non sanno pronunciare!
Ahi come questo è duro a sopportare!
Eppure un uomo mi reputo io.

Triste persino in quest'ora diventa
il tuo più tenero pegno d'amore,
stringi la mano senza più calore,
sulla tua bocca la passione è spenta.

Anche un piccolo bacio rubato
oh quanto, prima, a esaltarmi bastava!
Così come una viola rallegrava
chi verso marzo l'avesse trovata.

Ora ghirlande non ne colgo mai
e neppure una rosa per te.
Francesca amata è primavera ormai
ma è già l'autunno purtroppo per me.




MIRABAI


O mio amato, concedimi
di vederti. Non è
più vita la mia vita senza te.
Muore il loto senz'acqua, e la notte
senza la luna è vuota. Me la vita
abbandona se tu sei lontano.
Non passa mai la mia notte turbata
dall'ansia, il desiderio
morde il mio cuore invano.
Non ho più fame e sonno, né sa più
dalla mia bocca uscire la parola.
Per chi poi? Chi m'ascolta? Sono sola.
Vieni da me, o mio sposo,
raggiungimi, vieni
e spegni il fuoco della sofferenza.
Tu che conosci il mio cuore perché
mi fai soffrire? Ritorna
e allontana il dolore che in me
dilaga alla tua assenza.
Di vita in vita Mira è la tua schiava
ed il suo amore l'ha legato a te.




STEPHEN SPENDER


La volontà ha deciso. Sì. Ma il cuore
come può ora decidere, che sta profondo sotto
quella facciata di giuste ragioni
che si vedono, come può decidere il cuore
di perderlo per sempre questo viso che amo?

E rinunciare agli occhi che tra le canne al buio
risplendono? E alla luce dentro la carne cieca?
Per provare che in fondo eran perduti, e accettare
quella mutila mano della consolazione?

Sotto il sonno, sotto il giorno,
sotto la terra, nel tunnel del midollo, l'amore
immutabile giura: tutto è immutato, e sa
che quello che non ha è ancora ciò che ha.




GUSTAVO ADOLFO BECQUER


Come un coltello da una ferita
io mi strappai il suo amore dalle viscere,
ma nel farlo sentivo
che mi strappavo insieme anche la vita.

Dall'altare che l'anima le eresse
con volontà ho scacciato la sua immagine
e in quell'ara deserta
la luce della fede più non resse.

La sua visione torna alla mia mente
per opporsi ai miei fermi propositi...
Quando potrò dormire
un sogno senza sogni finalmente!




SERGEJ JESSENIN


Non vagherò, non pesterò le foglie
delle bietole rosse, non cercherò le orme...
Con il cespo di grano dei capelli
sei scomparsa per sempre dai miei sogni.

Eri tenera e bella col vermiglio
colore delle bacche sulla pelle,
eri come un crepuscolo rosato,
come la neve candida che abbaglia.

Sono avvizziti gli acini degli occhi
e il tuo nome si è sfatto in un suono,
ma nello scialle è rimasto il profumo
di miele delle tue mani innocenti.

Nell'ora del silenzio quando l'alba
come un gatto sul tetto si lava,
sento intorno parlare dolcemente
di te le canne che col vento cantano.

E che importa che a me la sera mormori
che eri soltanto una canzone e un sogno!
Chi ha inventato il tuo corpo e le tue labbra
si è accostato, sfiorandolo, a un mistero.

Non vagherò più, non pesterò le foglie
delle bietole rosse, non cercherò le orme...
Con il cespo di grano dei capelli
sei scomparsa per sempre dai miei sogni.




JOHANN WOLFGANG GOETHE


Non asciugatevi, non asciugatevi
Lacrime d'un amore che non muore!
A quegli occhi che più non sanno piangere
Il mondo appare vuoto ed incolore.
Non asciugatevi, non asciugatevi,
lacrime d'uno sfortunato amore!