00 29/12/2009 10:17

WILLIAM SHAKESPEARE


Quante volte, o mia musica, quando fai della musica
Con quello strumento beato che fa nascere i suoni
Con le tue dolci dita, e sulle corde, con grazia
Componi un'armonia che l'orecchio rapito conquista,
Provo invidia degli agili salterelli protesi
Agilmente a baciarti i polpastrelli teneri
Mentre le labbra vogliose di mietere il raccolto
Di fronte a quell'audacia accanto a te si infiammano.
Anche solo per essere sfiorate come loro
Prenderebbero il posto dei legnetti danzanti
Sui quali tu fai scorrere con tale grazia le dita
Da rendere il legno felice più delle labbra vive.
E se quegli sfacciati saltarelli son così fortunati
Dà le tue dita da baciare a loro, ma le tue labbra a me.




EDWARD ESTLIN CUMMINGS


Amore mio
la tua chioma è un reame
dove regina è l'oscurità
la tua fronte è uno svolo di fiori

è la tua testa come un bosco vivo
ricolmo di uccelli che dormono
i tuoi seni son grappoli di api
candidi sopra il ramo del tuo corpo
il tuo corpo è l'aprile e le ascelle
mi annunziano la primavera

sono bianchi cavalli le tue cosce
aggiogati ad un cocchio da re
sono il ritmo d'un bravo menestrello
e in mezzo a loro c'è sempre una musica

amore mio
la tua testa è uno scrigno per la gemma
fresca della tua mente
i tuoi capelli son come guerrieri
che non sanno sconfitta
i tuoi capelli sulle spalle sono
un'armata con trombe vittoriose

le tue labbra son satrapi in porpora
i cui baci sanno far congiungere
come re
e i polsi
fanno la guardia alla chiave del sangue

sulle caviglie i piedi sono fiori
in vasi d'argento
fluttuano flauti nella tua bellezza

hanno i tuoi occhi l'ambiguità
di campane intuite nell'incenso.




PABLO NERUDA


Mi piaci se rimani come assente in silenzio,
e mi ascolti lontana né la voce ti sfiora.
E sembra che i tuoi occhi siano volati via,
e sembra che la bocca te l'abbia chiusa un bacio.

Poiché l'anima mia vive in tutte le cose
tu sorgi dalle cose e di me sei ricolma
dell'anima. O farfalla di sogno tu somigli
all'anima mia, tu somigli alla parola malinconia.

Mi piaci se rimani come persa in silenzio.
Sei chiusa in un lamento flebile di farfalla
e mi ascolti lontana né la mia voce ti giunge:
lascia allora che taccia anch'io col tuo silenzio.

E con il tuo silenzio lascia che io ti parli
che è chiaro come lampada, semplice come anello.
Tu sei come la notte che è costellata e muta.
Il tuo, così lontano, è un tacere di stella.

Mi piaci se rimani come assente in silenzio
distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola ed un sorriso bastano
a dirmi non è vero, a rendermi felice.









continua...