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GIUSEPPE UNGARETTI - antologia

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    00 27/02/2010 02:34
    L'ANGELO DEL POVERO
    da IL DOLORE - da I RICORDI



    Ora che invade le oscurate menti
    Più aspra pietà del sangue e della terra,
    Ora che ci misura ad ogni palpito
    Il silenzio di tante ingiuste morti,

    Ora si svegli l'angelo del povero,
    Gentilezza superstite dell'anima...

    Col gesto inestinguibile dei secoli
    Discenda a capo del suo vecchio popolo,
    In mezzo alle ombre...

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    00 27/02/2010 02:35
    ITALIA
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Sono un poeta
    un grido unanime
    sono un grumo di sogni

    Sono un frutto
    d'innumerevoli contrasti d'innesti
    maturato in una serra

    Ma il tuo popolo è portato
    dalla stessa terra
    che mi porta
    Italia

    E in questa uniforme
    di tuo soldato
    mi riposo
    come fosse la culla
    di mio padre

    Locvizza, l'1 ottobre 1916

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    00 27/02/2010 02:36
    INCONTRO A UN PINO
    da IL DOLORE - da INCONTRO A UN PINO



    E quando all'ebbra spuma le onde punse
    Clamore di crepuscolo abbagliandole,
    In Patria mi rinvenni
    Dalla foce del fiume mossi i passi
    (D'ombre mutava il tempo,
    D'arco in arco poggiate
    Le vibratili ciglia malinconico)
    Verso un pino aereo attorto per i fuochi
    D'ultimi raggi supplici
    Che, ospite ambito di pietrami memori,
    Invitto macerandosi protrasse.


    1943
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    00 27/02/2010 02:36
    GIUNONE
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    Tonda quel tanto che mi dà tormento,
    La tua coscia distacca di sull'altra...

    Dilati la tua furia un'acre notte!

    1931
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    00 27/02/2010 02:37
    FINE DI CRONO

    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    L'ora impaurita
    In grembo al firmamento
    Erra strana.

    Una fuligine
    Lilla colora i monti,

    Fu l'ultimo grido a smarrirsi.

    Penelopi innumeri, astri

    Vi riabbraccia il Signore!

    (Ah, cecità!
    Frana delle notti...)

    E riporge l'Olimpo,
    Fiore eterno di sonno.

    1925
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    00 27/02/2010 02:38


    DUE NOTE
    da SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da SOGNI E ACCORDI



    Inanella erbe un rivolo,

    Un lago torvo il cielo glauco offende.

    1927
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    00 27/02/2010 02:39


    DI LUGLIO
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    Quando su ci si butta lei,
    Si fa d'un triste colore di rosa
    Il bel fogliame.

    Strugge forre, beve fiumi,
    Macina scogli, splende,
    E' furia che s'ostina, è l'implacabile,
    Sparge spazio, acceca mete,
    E' l'estate e nei secoli
    Con i suoi occhi calcinanti
    Va della terra spogliando lo scheletro.

    1931
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    00 27/02/2010 02:42


    DANNAZIONE
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da INNI



    Come il sasso aspro del vulcano,
    Come il logoro sasso del torrente,
    Come la notte sola e nuda,
    Anima da fionda e da terrori
    Perchè non ti raccatta
    La mano ferma del Signore?

    Quest'anima
    Che sa le vanità del cuore
    E perfide ne sa le tentazioni
    E del mondo conosce la misura
    E i piani della nostra mente
    Giudica tracotanza,

    Perchè non può soffrire
    Se non rapimenti terreni?

    Tu non mi guardi più, Signore...

    E non cerco se non oblio
    Nella cecità della carne.

    1931
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    00 27/02/2010 02:42
    COMMIATO
    da L'ALLEGRIA - IL PORTO SEPOLTO



    Gentile
    Ettore Serra
    poesia
    è il mondo l'umanità
    la propria vita
    fioriti dalla parola
    la limpida meraviglia
    di un delirante fermento

    Quando trovo
    in questo mio silenzio
    una parola
    scavata è nella mia vita
    come un abisso

    Locvizza, il 2 ottobre 1916
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    00 27/02/2010 02:43
    CANTO PRIMO
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA MORTE MEDITATA



    O sorella dell'ombra,
    Notturna quanto più la luce ha forza,
    M'insegui, morte.

    In un giardino puro
    Alla luce ti diè l'ingenua brama
    e la pace fu persa,
    Pensosa morte,
    Sulla tua bocca.

    Da quel momento
    Ti odo nel fliure della mente
    Approfondire lontananze,
    Emula sofferente dell'eterno.

    Madre velenosa degli evi
    Nella paura del palpito
    E della solitudine,

    Bellezza punita e ridente,

    Nell'assopirsi della carne
    Sognatrice fuggente,

    Atleta senza sonno
    Della nostra grandezza,

    Quando m'avrai domato, dimmi:

    Nella malinconia dei vivi
    Volerà a lungo la mia ombra?

    1932


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    00 27/02/2010 02:44


    ATTRITO
    da L'ALLEGRIA -
    IL PORTO SEPOLTO



    Con la mia fame di lupo

    ammaino
    il mio corpo di pecorella

    Sono come
    la misera barca
    e come l'oceano libidinoso

    Locvizza, il 23 settembre 1916
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    00 27/02/2010 02:45


    ANNIENTAMENTO
    da L'ALLEGRIA
    - IL PORTO SEPOLTO



    Il cuore ha prodigato le lucciole
    s'è acceso e spento
    di verde in verde
    ho compitato

    Colle mie mani plasmo il suolo
    diffuso di grilli
    mi modulo
    di
    sommesso uguale
    cuore

    M'ama non m'ama
    mi sono smaltato
    di mergherite
    mi sono radicato
    nella terra mercita
    sono cresciuto
    come un crespo
    sullo stelo torto
    mi sono colto
    nel tuffo
    di spinalba

    Oggi
    come l'Isonzo
    di asfalto azzurro
    mi fisso
    nella cenere del greto
    scoperto dal sole
    e mi trasmuto
    in volo di nubi

    Appieno infine
    sfrenato
    il solito essere sgomento
    non batte più il tempo col cuore
    non ha tempo nè luogo
    è felice

    Ho sulle labbra
    il bacio di marmo

    Versa, il 21 maggio 1916

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    00 27/02/2010 02:46


    AGONIA
    da L'ALLEGRIA
    - da ULTIME



    Morire come le allodole assetate
    sul miraggio

    O come la quaglia
    passato il mare
    nei primi cespugli
    perchè di volare
    non ha più voglia

    Ma non vivere di lamento
    come un cardellino accecato

    Milano 1914/1915
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    00 27/02/2010 02:47


    UNA COLOMBA
    da IL SENTIMENTO DEL TEMPO
    - da LA FINE DI CRONO



    D'altri diluvi una colomba ascolto.



    1925
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    00 27/02/2010 02:48


    TRAMONTO

    da L'ALLEGRIA -
    IL PORTO SEPOLTO



    Il carnato del cielo
    sveglia oasi
    al nomade d'amore


    Versa, il 20 maggio 1916
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    00 27/02/2010 02:49


    SONO UNA CREATURA

    da L'ALLEGRIA
    - IL PORTO SEPOLTO



    Come questa pietra
    del S. Michele
    così fredda
    così dura
    così prosciugata
    così refrattaria
    cos' totalmente
    disanimata

    Come questa pietra
    è il mio pianto
    che non si vede

    La morte
    si sconta
    vivendo


    Valloncello di Cima Quattro, il 5 agosto 1916
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