Siate pox tutte felici care signore, ciao Aurora
Buondì e che sia un giorno favorevole a tutti, consideriamolo così anche ci fosse qualcosa di storto che avrebbe potuto essere più negativo, vi pare?
16 Giugno 2010 Mercoledì, giorno di Mercurio-Hermes
Già, è giornata venale, concreta, non spirituale. Viaggiare, camminare e soprattutto cpmperare, cosa che le signore considerano loro missione principale. Le spiagge sono piene di venditori assunti da Mercurio con contratto a progetto. Vendono ombrellini di carta variopinti e sono cinesi o prodotti da cinesi, il popolo delle formiche laboriose.
Ricorre Sant’Aureliano vescovo di Arles nel sesto secolo. Fondò una abbazia e fu esempio di virtù. Il nome ha origini greche ed etrusche, significa Oro e Sole, in etrusco Splendente. Auguri agli Aureliano. Mi piace ricordare oltre questo eccellente vescovo anche l’imperatore Aureliano, il costruttore delle mura che ancora circondano Roma. Non ci sono solo i Santi, vi pare?
A Firenze si gioca il Calcio in Costume, tradizione medioevale con ascendenze addirittura romane, che lo definivano per l’appunto Calcio. Le regole di venti secoli orsono e fiorentine saranno diverse dalle attuali ma, in definitiva, sempre calcio è.
Pensiero di Anna Luisa Spaziani: E’ un peccato che per raccontare un sogno bisogna essere svegli!
Proverbio: Il Diavolo quando è vecchio si fa monaco-romito.
Pillola flash: In un centro di ricerche agricole USA nel 2006 da una sola pianta di cetriolo si sono prodotti 948 chili di cetrioli.
Buono a sapere: Nell’area di Campo Marzio esisteva in epoca romana il magnifico tempio egizio di Iside il cui culto, come in genere tutti i misterici e orientali, era molto seguito dai romani e ancor più dalle romane. Ebbene in una particolare ricorrenza i nuovi sacerdoti di Iside si eviravano, in quanto non era permesso e confacente che nel culto della Dea fossero coinvolti sacerdoti-uomini sensibili al sesso. Gli eunuchi che ne derivavano saranno pur stati degli anomali sessuali ma di certo non pedofili o libertini, o plagiatori, o stupratori, in un sesso magari definito sacro da altri sacerdoti e sacerdotesse dei vari credi, il nostro non escluso, come il grande Agostino di Ippona che nelle sue confessioni si rammarica, non troppo, del suo vivere consueto affatto in castità, pur essendo Vescovo.