00 10/09/2011 18:17

Il Vangelo di Maria

di padre Ermes Ronchi




Il "Magnificat" annuncia con gioia che al centro della religione non sta quello che io faccio per Dio,

ma quello che Dio fa per me.




Elisabetta ha introdotto la melodia, l'ouverture è stata una benedizione che ha iniziato a battere il ritmo dell'anima e della gioia, e Maria è diventata musica. Il suo corpo si trasforma in salmo, allo stesso tempo individuale e collettivo. Nel suo corpo convergono tutti i corpi.
Maria, poco più che bambina, forse 14 anni, è capace di sentire in grande, di pensare in grande, radicata nel suo focolare domestico ha le finestre spalancate ai grandi venti della storia. Questa sua grandezza d'anima è già contenuta nella prima parola del canto: Magnifica l'anima mia il Signore. "Magnificare" letteralmente significa "fare grande". Un verbo pieno di energia, che deborda in avanti, che pare quasi eccessivo: come può una piccola ragazza galilea fare grande l'Infinito? Lo può fare, proprio come fa ogni donna gravida che porta a maturazione una vita nuova; come ogni credente che tesse per Dio una tunica non di carne ma di opere, un mantello di pensieri, un abito di parole.


Elisabetta ha dato il ritmo e Maria canta un canto che nasce dalla meraviglia: "Ha fatto in me cose meravigliose, ha fatto dei miei giorni un tempo di stupore, ha fatto della mia vita un luogo di prodigi". E sono il seme di Dio nella voce di un angelo; Dio che viene come un fremito nel grembo, il figlio del cielo che si fa figlio della terra per incontrarci come l'amore incontra, allo stesso livello, occhi negli occhi; Dio che comincia dai più piccoli, dagli ultimi della fila. La nostra condizione di credenti non è diversa da quella di Maria, ma noi non abbiamo più il sentimento dello stupore, non sappiamo vedere la vita come un tessuto di doni: le volte che sono rinato, tutto il sole che ho goduto, lo Spirito di libertà, le parole della tenerezza, una serata con gli amici, il primo mandorlo in fiore.
Maria ha capito Dio e canta. E ci ricorda che la nostra riserva di gioia viene dal saper vedere Dio all'opera: quando riempie di gemme la primavera, di vino le anfore di pietra a Cana, quando semina le nostre albe ricche di tenebra con il primo annuncio della luce. Non è Maria che è gioiosa, o il suo temperamento, è la sua fede! La bella notizia che lei trasmette è l'innamoramento di Dio, la storia di un Dio che ha messo le mani nel folto della vita, nelle ferite della storia.


Il Magnificat è il vangelo di Maria. Vangelo significa buona notizia. Non tutta la Bibbia è Vangelo. Ho l'impressione che noi oggi non sentiamo il Vangelo come una buona notizia perché le stesse chiese l'hanno imbalsamato, ne hanno fatto un breviario di etica, un deposito di dogmi.
Il Vangelo dovrebbe rallegrare, spingere verso la felicità. E' una buona notizia che non si può dare in modo arrogante, rabbioso, nemico. Ma al modo del Magnificat.
Il fatto è che noi cristiani non sappiamo più dare una buona notizia.. Che ci possa aiutare il Vangelo di Maria? Vangelo, lieta notizia, è ripetere con santa Maria per dieci volte: "E' lui che ha guardato, è lui che solleva, è lui che colma di beni, è lui...", per dieci volte. La lieta notizia è l'innamoramento di Dio, il quale considera noi, oggetto del suo amore, più importanti della sua stessa vita.
Al centro del Magnificat c'è il decalogo del Dio appassionato. Dei quattordici verbi del cantico, uno è riferito a tutte le generazioni, tre a Maria, gli altri dieci a Dio: "Ha guardato, ha fatto, ha spiegato, ha disperso, ha rovesciato, ha innalzato, ha ricolmato, ha rimandato, ha soccorso, ha promesso...".
Il vangelo di Maria annuncia che al centro della religione non sta quello che io faccio per Dio, ma quello che Dio fa per me. Al cuore del cristianesimo non è il mio agire verso Dio, ma l'agire di Dio verso di me, non il mio dovere ma il suo dono: Dio in me, che mi invita a respirare con il suo respiro, a sognare i suoi sogni, a dare vita ai suoi germi di vita.




Fonte: Messaggero di Sant'Antonio - settembre 2011







_________Aurora Ageno___________