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LA BELLEZZA DELLA POESIA INGENTILISCE LO SPIRITO...

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    00 01/10/2011 16:36




    TU SEI LA NUVOLA DELLA SERA



    Tu sei la nuvola

    della sera

    che vaga nel cielo

    dei miei sogni.

    Io ti dipingo

    e ti modello

    con i miei desideri d’amore.



    Tu sei mia,

    solo mia,

    l’abitatrice dei miei

    sogni infiniti!



    I tuoi piedi

    sono rosso-rosati

    per la vampa

    del mio desiderio,

    spigolatrice

    dei miei canti

    al tramonto!

    Le tue labbra

    sono dolci-amare

    del sapore del mio

    vino di dolore.



    Tu sei mia,

    solo mia,

    abitatrice dei miei

    sogni solitari!



    Ho oscurato

    i tuoi occhi

    con l’ombra

    della mia passione,

    frequentatrice

    della profondità

    del mio sguardo!

    T’ho presa e ti stringo,

    amore mio,

    nella rete

    della mia musica.



    Tu sei mia,

    solo mia,

    abitatrice dei miei

    sogni immortali!



    - Rabindranath Tagore -




    _________Aurora Ageno___________
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    LIBERTA' - di Paul Eluard


    Libertà


    Su i quaderni di scolaro
    Su i miei banchi e gli alberi
    Su la sabbia su la neve
    Scrivo il tuo nome

    Su ogni pagina che ho letto
    Su ogni pagina che è bianca
    Sasso sangue carta o cenere
    Scrivo il tuo nome

    Su le immagini dorate
    Su le armi dei guerrieri
    Su la corona dei re
    Scrivo il tuo nome

    Su la giungla ed il deserto
    Su i nidi su le ginestre
    Su la eco dell'infanzia
    Scrivo il tuo nome
    Su i miracoli notturni
    Sul pan bianco dei miei giorni
    Le stagioni fidanzate
    Scrivo il tuo nome

    Su tutti i miei lembi d'azzurro
    Su lo stagno sole sfatto
    E sul lago luna viva
    Scrivo il tuo nome

    Su le piane e l'orizzonte
    Su le ali degli uccelli
    E il mulino delle ombre
    Scrivo il tuo nome

    Su ogni alito di aurora
    Su le onde su le barche
    Su la montagna demente
    Scrivo il tuo nome

    Su la schiuma delle nuvole
    Su i sudori d'uragano
    Su la pioggia spessa e smorta
    Scrivo il tuo nome

    Su le forme scintillanti
    Le campane dei colori
    Su la verità fisica
    Scrivo il tuo nome

    Su i sentieri risvegliati
    Su le strade dispiegate
    Su le piazze che dilagano
    Scrivo il tuo nome

    Sopra il lume che s'accende
    Sopra il lume che si spegne
    Su le mie case raccolte
    Scrivo il tuo nome

    Sopra il frutto schiuso in due
    Dello specchio e della stanza
    Sul mio letto guscio vuoto
    Scrivo il tuo nome

    Sul mio cane ghiotto e tenero
    Su le sue orecchie dritte
    Su la sua zampa maldestra
    Scrivo il tuo nome

    Sul decollo della soglia
    Su gli oggetti familiari
    Su la santa onda del fuoco
    Scrivo il tuo nome

    Su ogni carne consentita
    Su la fronte dei miei amici
    Su ogni mano che si tende
    Scrivo il tuo nome

    Sopra i vetri di stupore
    Su le labbra attente
    Tanto più su del silenzio
    Scrivo il tuo nome

    Sopra i miei rifugi infranti
    Sopra i miei fari crollati
    Su le mura del mio tedio
    Scrivo il tuo nome

    Su l'assenza che non chiede
    Su la nuda solitudine

    Su i gradini della morte
    Scrivo il tuo nome

    Sul vigore ritornato
    Sul pericolo svanito
    Su l'immemore speranza
    Scrivo il tuo nome
    E in virtù d'una Parola
    Ricomincio la mia vita
    Sono nato per conoscerti
    Per chiamarti

    Libertà.




    - Paul Eluard -




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    00 02/10/2011 09:15



    Dammi il supremo conforto dell’amore,

    questa è la mia preghiera.

    Il conforto che mi permetterà di parlare,

    agire, soffrire secondo la tua volontà,

    e di abbandonare ogni cosa per non essere

    lasciato a me stesso.

    Fortificami nei pericoli, onorami con la tua sofferenza

    aiutami a percorrere i cammini difficili

    del sacrificio quotidiano.



    Dammi la suprema confidenza dell’amore,

    questa è la mia preghiera.

    La confidenza nella vita che sfida la morte,

    che cambia la debolezza in forza,

    la sconfitta in vittoria.

    Innalzami, perché la mia dignità, accettando l’offesa,

    disdegni di renderla.





    ____________Rabindranath Tagore___________





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    00 03/10/2011 09:35




    Lei è vicina al mio cuore

    come un piccolo fiore

    alla terra.

    Lei è dolce come il sonno che viene

    per il corpo stanco.

    L’amore che provo

    è la mia vita,

    che scorre veloce come

    il fiume durante le piene dell’autunno, che scivola

    in sereno abbandono.

    Le mie canzoni sono

    una sola cosa

    col mio amore, come l’acqua che mormora

    con le sue onde,

    le sue correnti.




    Rabindranath Tagore






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    00 04/10/2011 15:29





    Ci son due specie di maturazione –
    visibile la prima,
    le cui forze celestiali s’insinuano
    finché il frutto vellutato cade
    saporito per terra -
    la seconda è più intima,
    un processo nel riccio della castagna,
    che soltanto il gelo con i suoi denti
    dischiude nell’aria lontana di ottobre.



    Emily Dickinson




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    00 05/10/2011 21:02


    L'erba ha così poche occupazioni -
    un mondo di semplice verde
    con solo farfalle su cui meditare
    e api da ospitare -
    non ha da fare altro che cullarsi
    tutto il giorno ai suoni melodiosi
    che le brezze portano leggere -
    e accogliere in grembo la luce -
    e inchinarsi ad ogni cosa -
    e infilare le gocce di rugiada
    come perle, per tutta la notte -
    e diventare così raffinata
    che una duchessa invano attenderebbe
    da lei un invito, un saluto, un'attenzione.
    E quando muore non fa che trapassare
    in odori divini -
    come umili spezie addormentate
    o nardi che si spengono -
    per poi finire in supremi fienili
    e sognare tutti i giorni.
    L'erba ha così poche occupazioni -
    mi piacerebbe tanto essere fieno.



    Emily Dickinson





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    00 06/10/2011 20:59




    E morte non avrà signoria


    E morte non avrà signoria.
    I morti ignudi saranno tutt'uno con l'uomo nel vento e la luna in occidente,
    quando le loro ossa siano scarnite ben bene e l'ossa scarnite scomparse,
    stelle avranno essi al fianco e sotto i piedi;
    sebbene impazziscano avranno intera la mente,
    sebbene sprofondino nel mare, risorgeranno;
    sebbene gli amanti si perdano, non così l'amore;
    e morte non avrà signoria.

    E morte non avrà signoria.
    Sotto i gorghi del mare
    coloro che a lungo saranno giaciuti non morranno in tempesta;
    torcendosi sotto i tormenti quando i nervi cedono,
    legati a una ruota non si spezzeranno;
    la fede tra le loro mani si schianterà in due,
    e i mali unicorni li trafiggeranno;
    distorti da ogni parte non si smembreranno;
    e morte non avrà signoria.

    E morte non avrà signoria.
    I gabbiani potranno non più stridere alle loro orecchie
    o l'onda non più infrangersi furiosa sulla riva;
    dove sbocciò un fiore mai più fiore
    levare il capo ai colpi della pioggia;
    ma sebbene siano pazzi e morti come stecchi,
    le teste dei messeri martellano attraverso le margherite;
    irrompono nel sole fin che il sole sprofonda,
    e morte non avrà signoria.



    Marlais Thomas Dylan





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    00 08/10/2011 17:51


    L'infinito


    Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
    Ma sedendo e mirando, interminati
    spazi di là da quella, e sovrumani
    silenzi, e profondissima quïete
    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio a questa voce
    vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
    e le morte stagioni, e la presente
    e viva, e il suon di lei. Così tra questa
    immensità s'annega il pensier mio:
    e il naufragar m'è dolce in questo mare.



    Giacomo Leopardi





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    00 11/10/2011 20:15




    Preghiera di perdono



    O sacro essere! turbato ho l’aurea
    Tua divina quiete, e del più occulto,
    Più cupo dolore della vita
    Molto appreso hai tu da me.

    Dimentica, perdona! Come le nuvole
    Davanti alla placida luna io passo, e a splendere
    Tu tranquilla riprendi
    Di tua bellezza, o dolce luce!



    Friedrich Hölderlin






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    00 16/10/2011 15:28


    La terra fredda dormiva al di sotto

    I.
    La terra fredda dormiva al di sotto;
    sopra splendeva freddo il firmamento:
    e tutto intorno, con un suono gelido,
    da caverne di ghiaccio e campi di neve,
    il respiro della notte scorreva come la morte
    sotto la luna calante.

    II.
    Era nera la siepe rigida
    e l'erba verde non si vedeva:
    gli uccelli giacevano sul corpo nudo
    del biancospino, le cui radici
    oltre il sentiero si univano, tra le fenditure
    che vi erano state aperte dal ghiaccio.

    III.
    I tuoi occhi splendevano nel riverbero
    della luce morente della luna:
    e come un raggio di fuoco fatuo su una corrente pigra
    luccica debolmente, così risplendeva la luna,
    lasciando chiarori dorati sui tuoi capelli corvini,
    scossi dal vento notturno.

    IV.
    La luna rendeva pallide le tue labbra, amore -
    e il vento ti raggelava il petto -:
    la notte lasciava cadere rugiada di ghiaccio
    sul tuo viso, e tu giacevi
    dove il respiro amaro del cielo nudo
    poteva visitarti a suo piacere.




    Percy Bisshe Shelley





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    00 21/10/2011 21:04



    AMORE


    Donna, io sarei stato tuo figlio, per berti
    il latte dei seni come da una sorgente,
    per guardarti e sentirti al mio fianco e averti
    nel riso d'oro e nella voce di cristallo.

    Per sentirti nelle mie vene come Dio nei fiumi
    e adorarti nelle tristi ossa di polvere e di calce,
    perché il tuo essere passasse senza pena al mio fianco,
    e uscisse nella strofa - puro d'ogni male.-

    ... Come saprei amarti, donna, come saprei
    amarti, amarti come nessuno seppe mai.
    Morire e ancor più
    amarti.
    E ancor più
    amarti
    e ancor più.



    - Pablo Neruda -





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    00 22/10/2011 18:53



    Il più bello dei mari



    Il più bello dei mari
    è quello che non navigammo.
    Il più bello dei nostri figli
    non è ancora cresciuto.
    I più belli dei nostri giorni
    non li abbiamo ancora vissuti.
    E quello
    che vorrei dirti di più bello
    non te l'ho ancora detto.





    Nazim Hikmet






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    00 30/07/2012 11:19


    Credo d’averti visto in sogno

    prima di conoscerti,

    tali sono le precognizioni

    d’Aprile

    prima della pienezza

    primaverile.



    La visione avuta da te

    non è venuta

    quando tutto era impregnato

    dal profumo del sal fiorito,

    quando lo scintillare

    del fiume al tramonto

    aggiungeva una frangia

    al biondeggiare della sabbia,

    quando i frastuoni

    dei giorni estivi

    vagamente s’intrecciavano?



    Sì, ironica e sfuggente

    è stata la visione

    che ho avuto del tuo viso,

    in ore evase

    da ogni realtà!



    - Rabindranath Tagore -






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    00 31/07/2012 20:54



    Il fiume è azzurro e le ventate cariche

    di nuvole di sabbia.



    Mattina inquieta e scura! Gli uccelli azzittiti

    in fondo ai loro nidi scossi dal vento,

    mentre il mio abbandono mormora:

    «e Lei dove può essere?»



    Una volta, seduti vicini vicini, lasciavamo

    fuggire il tempo. Tra giochi e risate,

    la grandezza dell'amore non trovava espressione.



    Io ero soddisfatto di piccole cose,

    Lei dilapidava le ore in ciarliere futilità.



    Oggi invano la vorrei qui, nella malinconia

    di questo vicino temporale, nell'anima

    di questa solitudine!




    - Rabindranath Tagore -






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    00 11/08/2012 12:01






    Hai colorato

    i miei pensieri

    e i miei sogni,

    con gli ultimi riflessi

    della tua gloria,

    Amore,

    trasfigurando la mia vita

    per la prossima bellezza

    della morte.

    Come il sole,

    al tramonto,

    ci lascia intravedere

    un angolo di cielo,

    hai mutato il mio dolore

    in gioia immensa.



    Per incanto, Amore,

    vita e morte

    sono diventate

    per me

    la stessa grande

    meraviglia.



    - Rabindranath Tagore -





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    00 23/08/2012 09:35


    BENVENUTA


    Benvenuta, donna mia, benvenuta!
    Certo sei stanca
    come potrò lavarti i piedi
    non ho acqua di rose né catino d'argento.
    Certo avrai sete
    non ho una bevanda fresca da offrirti.
    Certo avrai fame
    e io non posso apparecchiare
    una tavola con lino candido.
    La mia stanza è povera e prigioniera
    come il nostro paese.
    Benvenuta, donna mia, benvenuta!
    Hai posato il piede nella mia cella
    e il cemento è divenuto prato.
    Hai riso
    e rose hanno fiorito le sbarre.
    Hai pianto
    e perle son rotolate sulle mie palme.
    Ricca come il mio cuore
    cara come la libertà
    è adesso questa prigione.
    Benvenuta, donna mia, benvenuta!


    NAZIM HICKMET






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    00 27/10/2012 19:35


    MELISANDA


    Il suo corpo è un'ostia fine; minima e lieve.
    Ha azzurri gli occhi e le mani di neve.

    Nel parco gli alberi sembrano congelati,
    gli uccelli si ferman su di essi stanchi.

    Le sue trecce bionde toccano l'acqua dolcemente
    come due braccia d'oro sbocciate dalla fonte.

    Ronza il volo perduto delle civette cieche.
    Melisanda s'inginocchia - e prega.

    Gli alberi s'inchinano fino a toccar la sua fronte.
    Gli uccelli s'allontanano nella sera dolente.

    Melisanda, la dolce, piange presso la fonte.



    Pablo Neruda





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    00 18/11/2019 14:45
    STRUGGENTE AUTUNNO

    STRUGGENTE AUTUNNO



    Struggente di colori
    è il cielo d'autunno
    che ti assomiglia,
    mentre lentamente perde il calore
    donatogli dall'estate,
    a farsi rapire dall'imbrunire
    che viene precoce ad oscurarlo.

    Ti somiglia questo cielo
    accarezzato dalle foglie
    e scosso dal vento ancora tiepido,
    che lieve conduce
    ai profumi autunnali,
    riempendo l'aria leggera
    dei tuoi sospiri.


    L.L.

    [Modificato da lucky_luke 18/11/2019 14:49]
    ***************************************
    Oh Uomo! conosci te stesso! (Oracolo di delfi)