A settembre, spesso il mare
piatto non dava segni di vita
pareva terra coperta di verde rame
e spruzzi di zolfo i raggi del sole,
si ravvivava sol quando statuaria
la bionda in età che ognuno aggiusta al sogno
con raffinati calcoli atletica si tuffava
delizia per gli ultimi bagnanti,
qualche pensionato,bontemponi,
ciucaglia di sQuola,cialtroni vari
Il Candela chiamato cosi per magrezza
tra silenziosi incitamenti
di consumati gesti e ilarità generale
era solito all’ora della scena
bucare il giornale al ragionier Pertica
vecchio scapolo perso nei numeri
fingeva mal celatamente d’arrabbiarsi ma
contento gonfiava il collo come vecchio tacchino,
simulava dedito di continuare a leggere
e guercio attraverso il foro godeva delle delizie
di quell’angelo tormentatore
Inutile dire che tal mirabile visione
causava notti insonni e tra le lenzuola
era tutto un arrangiarsi in fantasie
tra sudori e tremori liberatori
visibili al mattino in facce smunte
ove occhi sembravano paurose caverne
preoccupazioni d’ingenue madri
pronte a preparare amorevoli zabaioni
e bicchieri di alcolica ferro china
mannaia allo stordimento
e non era raro sentire,questo figlio mio
studia troppo senza divagarsi
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Da:Poesie Cialtrone
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[Modificato da michael-santhers- 10/03/2013 03:17]
michael santhers