Nei fangosi fondali
un’ostrica triste
di non poter vedere
il mondo sopra il mare
recise una grande alga
e vi s’adagiò sopra
e questa approdò in superficie
trasportata dalla corrente
per giorni galleggiò
fino a un approdo dove
potè ascoltare uomini
ammirare fiori,sentire musica
-Un giorno un vecchio la prese
e credendo fosse morta
la lancio rabbioso a terra,lontano
ove la poveretta senza cibo
lenta aspettava la morte
ma ebbe un lampo di gioia
figlio di riflessione
aveva avuto modo di viaggiare
e conoscere due mondi
sfuggendo umane fauci
e mentre serrava il guscio
sussurrò…vale più una vita
intensa e breve e non una
lunga,noiosa, triste nell’obliò
-Come sempre io passai per caso
e a tal sentire cupo pensai…
per essermi aggrappato a misere certezze
di un sicuro stipendio da fame
senza voler rischiare cambiamenti
ho avuto esistenza piatta e grigia
al contrario di un’ostrica
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Da:Destini E Presagi
www.santhers.commichael santhers