E' sera,
mentre una sgradevole
aria d'autunno sbatte
i frutti di una pianta
sterile e secca
dove cade l'ombra di un vecchio sole.
Lungo il sentiero di casa,arido
dalla siccita'estiva tra gli appassti pioppi,
solo con la mia ombra e la mia follia;
dallo stradello prendo un sasso,parlando con i grilli.
Da lontano vedo figure curve,
donne dai vestiti stracciati per il lavoro,
e resti di vecchi vigneti tagliati,fanno
da cornice alle ultime ore.
Il sasso cade da solo
con la sua forma e con la sua durezza.
Il suo aspetto è venato e macchiato;
magro,sporco,freddo e mal formato,
spigoli graffianti
illuminano il mio volto assolato.
Fuggo dalla carestia...amori cattivi,
fardelli virtu' ed sentimenti
di parolacce seccanti,e meschinita'
di oziosi innamoramenti.
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fin...gioiaedolore