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Dickinson, Emily - Biografia - Commento - Poesie

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2007 10:13
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23/11/2007 21:05

- 712 -




Io non potevo fermarmi per la Morte -
perciò, gentile, lei* si fermò per me.
In carrozza eravamo solo noi -
e l'Immortalità.

Andammo piano. Lei non aveva fretta -
e io il mio lavoro e il mio riposo
avevo tralasciato -
per la sua cortesia.

Passammo oltre la scuola, dove i bimbi
nell'intervallo giocavano in giardino -
passammo il grano che ci guardava fisso -
e oltre il sole che tramontava rosso.

Anzi fu lui a passare oltre noi -
giunse fresca e tremante la rugiada -
poiché era solo garza la mia veste -
e solo tulle la mia mantellina.

Sostammo innanzi a una casa che pareva
un rigonfiamento del terreno -
il tetto si vedeva a mala pena -
il cornicione era nella terra.

Son secoli, da allora, ma mi sembrano
più brevi di quel giorno in cui supposi
per la prima volta che i cavalli
volgessero all'eternità la testa.







* La Morte prende l'aspetto di un gentiluomo cortese, ed è considerata grammaticalmente di genere maschile nel testo originale (N.d.T.)








_________Aurora Ageno___________
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- 715 -




Il mondo intero sembra solo polvere
quando è l'ora di morire, e ci fermiamo.
Vogliamo la rugiada, in quel momento,
gli onori hanno per noi un sapore arido.

Le bandiere disturbano il morente,
ma il ventaglio più piccolo, agitato
dalla cara mano di un amico,
rinfresca come una tenera pioggia.

Il giorno in cui tu soffrissi la sete
spetti a me l'ufficio di servirti,
di procurarti balsami di Ibla
e gocce di rugiada di Tessaglia.







_________Aurora Ageno___________
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24/11/2007 02:33

- 722 -




Montagne care, voi non mi mentite -
non mi mandate via, né mai fuggite.
Quegli occhi sempre fissi - sempre uguali -
mi guardano lontani, viola, lenti -
quando fallisco o fingo, o quando invano
mi attribuisco titoli regali.

Mie potenti madonne, sotto il colle,
abbiate cara la monaca riottosa
che si dedica a voi completamente.
Il suo ultimo gesto di pietà -
quando il giorno svanisce su nel cielo -
è levare lo sguardo verso voi.








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24/11/2007 02:35

- 732 -




Si elevò, come lui aveva chiesto,
mise in soffitta i giochi della vita
per assumere il ruolo rispettabile
di donna e di consorte.

Se pur sentì mancanza di qualcosa
nella sua nuova vita -
di ampiezza o riverenza, o della prima
speranza - e l'oro si sciupò con l'uso,

non disse nulla, mai, come il mare
che nel suo seno nutre perle ed alghe
e non rivela a che profondità
rimangano nascoste.








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24/11/2007 02:36

- 739 -




Io pensai che la pace fosse giunta
quando ancora era tanto lontana -
come i naufraghi che, in mezzo al mare,
credono di scorgere la terra

e, disperati come me, combattono
soltanto per sperimentare alfine
quante rive illusorie si incontrino
prima di entrare in porto.







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24/11/2007 02:38

- 742 -




Quattro alberi su un campo solitario
senza un progetto, o un ordine,
o un'azione apparente,
se ne stanno lì.

Il sole li saluta ogni mattina,
e anche il vento.
Il loro vicino più prossimo
è Dio.

Il campo offre loro lo spazio,
essi, in cambio, un viandante,
un'ombra, o forse uno scoiattolo,
o un ragazzo.

Quale sia la loro funzione
nell'ambito della natura,
quale piano ciascuno metta in atto, o ritardi,
non si sa.









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24/11/2007 02:39

- 747 -




Tanto precipitò nella mia stima
che lo sentii battere per terra
e farsi in mille pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente.

Diedi la colpa al fato che lo spinse
ma ancor di più rimproverai me stessa
d'aver tenuto oggettini placcati
sulla mensola dell'argenteria.








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24/11/2007 02:40

- 754 -




La mia vita era un fucile carico
tenuto lì, in un angolo.
Ma un giorno il mio padrone, di passaggio,
se ne accorse, e mi portò con sé.

Ora insieme vaghiamo per foreste
superbe, noi cacciamo cerve ora,
ed ogni volta che parlo per lui
le montagne rispondon chiaramente.

Quando sorrido, una luce cordiale
risplende sulla valle,
come se un viso vulcanico d'un tratto
esprimesse tutta la sua gioia.

Di notte, dopo una buona giornata,
proteggo il capo del mio possessore,
e questo è meglio che aver condiviso
un morbido cuscino di piume.

Son mortale nemico al suo nemico,
non si muove una seconda volta
colui su cui io poso un occhio giallo
o un enfatico pollice.

Sebbene più di lui io possa vivere,
lui deve avere una vita più lunga.
Perché io posso uccidere
ma non ho il potere di morire.








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24/11/2007 02:42

- 757 -




Crescono inosservate le montagne,
le loro forme purpuree s'innalzano
senza sforzo, senza spossatezza,
e non ricevono soccorso o applausi.

Il sole, deliziandosi innocente,
con i suoi lunghi, estremi raggi d'oro,
va cercando nei loro volti eterni
compagnia per la notte che viene.








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24/11/2007 02:44

- 764 -




Presentimento è quella lunga ombra
sul prato, indizio che i soli tramontano:

l'avvertimento all'erba spaventata
che la tenebra sta per arrivare.






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24/11/2007 02:45

- 770 -




Ho vissuto di paura.
Per quelli che conoscono lo stimolo
che viene dal pericolo
ogni altro impulso è debole.

Come sprone sull'anima, il timore
la spingerà là dove l'inoltrarsi
senza l'aiuto di uno spettro
sarebbe solo una sfida disperata.






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24/11/2007 02:46

- 782 -




C'è un piacere arido
diverso dalla gioia,
come il gelo è diverso dalla rugiada.
Sono elementi simili, in realtà,

ma uno fa felici i fiori,
l'altro li spaventa.
Il miele migliore, una volta rappreso,
non vale più niente per l'ape.







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24/11/2007 02:47

- 794 -




Una goccia cadde sopra il melo -
un'altra sopra il tetto -
sei gocce, poi, baciarono le gronde -
e solleticarono i comignoli -

alcune andarono a soccorrere il ruscello
che andò a sua volta ad aiutare il mare -
e io pensavo, se fossero perle
che collane si potrebbero fare.

La polvere tornò sulle strade sollevate -
gli uccelli cantarono più allegri -
il sole gettò via il suo cappello -
i cespugli si misero a brillare -

venne la brezza portando tristi liuti
e li bagnò in un lavacro di gioia -
poi l'oriente alzò una bandiera, una soltanto -
il segnale che la festa era finita.








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24/11/2007 02:49

- 809 -




Chi è amato non conosce morte,
perché l'amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.

Chi ama non conosce morte,
perché l'amore fa rinascere la vita
nella divinità.







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24/11/2007 02:50

- 812 -




La luce in primavera
non ha uguale nell'anno.
in un'altra stagione.
All'arrivo di marzo
sui campi solitari
si diffonde un colore
sconosciuto alla scienza,
che l'anima sa cogliere.

Si sofferma sul prato,
mostra il remoto albero
sul remoto pendio,
sembra quasi parlarti.

Vanno via gli orizzonti,
danno annunci i meriggi
senza formula sonora
lei passa e noi restiamo.

Quasi un senso di perdita
macchia la nostra gioia,
come un vile commercio
vìola un sacramento.







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24/11/2007 02:51

- 816 -




Una ventata di morte
è una ventata di vita
per quelli che, fin quando non morirono,
non divennero vivi,
per quelli che, se fossero vissuti,
sarebbero morti,
ma quando morirono cominciarono a vivere.







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24/11/2007 02:53

- 824 -




Il vento cominciò a cullare l'erba
con voce sorda e minacciosa.
Lanciò una sfida alla terra
ed una sfida al cielo.

Le foglie si staccarono dagli alberi
e tutte si dispersero.
La polvere, curvata come mani,
buttò via la strada.

I carri si affrettarono per via,
e sopravvenne lento il tuono.
Il lampo ora mostrava un becco giallo,
ora un artiglio livido.

Tutti gli uccelli sprangarono il nido
e gli armenti fuggirono alle stalle.
Cadde una goccia di pioggia gigante,
poi, come si fossero disgiunte

le mani che reggevano le dighe,
le acque straziarono il cielo,
e tuttavia scansarono la casa di mio padre,
svellendo solo un albero.








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24/11/2007 02:55

- 850 -




Io canto per consumare l'attesa.
Allacciarmi la cuffia
e chiudere la porta di casa,
questo è tutto ciò che devo fare,

finché all'avvicinarsi del suo diletto passo
viaggeremo insieme verso il giorno
raccontandoci di come cantammo
per tenere lontane le tenebre.







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24/11/2007 02:56

- 860 -




L'assenza ci rende puri spiriti,
come fa la morte, che nasconde
gli uomini alla terra.
Come l'amore, la superstizione
ci sostiene e ci aiuta.
La tenerezza, mentre la proviamo
si attenua piano piano.







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24/11/2007 02:57

- 870 -




Trovare è il primo atto.
Il secondo, perdere.
Terzo, la spedizione
per il vello d'oro.

Quarto, non c'è scoperta.
Quinto, non c'è equipaggio.
Infine, nemmeno il vello d'oro.
Giasone, poi, un inganno.







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24/11/2007 02:59

- 875 -




Ho calpestato un'asse dopo l'altra
camminando lentamente con cautela.
Sentivo sopra il mio capo le stelle
e attorno ai piedi il mare.

Sapevo solo che i prossimi centimetri
sarebbero stati quelli finali,
e ciò mi dava l'andatura incerta
che taluni chiamano esperienza.







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24/11/2007 03:00

- 882 -




Passa un'ombra sull'anima
come quando una nube a mezzogiorno
copre il sole così grande e potente
ricordando che esistono certuni
freddi e indifferenti alle attenzioni.
Oh, Dio, perché doni
l'amato
se poi lo porti via?







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24/11/2007 03:01

- 887 -




Come altre cose, come certi abiti,
un bel giorno l'amore ci sta stretto,
così lo riponiamo in un cassetto.
Passa il tempo, lo tiriamo fuori:
non è più alla moda, è vecchio stile,
come i vestiti dei nostri antenati.







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24/11/2007 03:16

- 898 -




Se potessi scordare la passata
felicità, pensare al cruccio d'oggi
sarebbe un peso lieve da portare.
Ma il ricordo delle fioriture

continua a rendere grave il novembre,
e verrà il giorno in cui, io ch'ero audace,
come un bambino perderò la strada
e morirò dal freddo.







_________Aurora Ageno___________
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24/11/2007 03:18

- 903 -




Mi son nascosta nel mio fiore,
così che, quando appassirà dentro il tuo vaso,
per me tu senta, senza sospettarlo,
quasi una solitudine.






_________Aurora Ageno___________
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