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Santa Messa del giorno - 4

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2012 05:54
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23/04/2012 05:36

III SETTIMANA DI PASQUA - LUNEDÌ
MESSALE


Antifona d'Ingresso
E' risorto il buon Pastore,
che ha dato la vita per le sue pecorelle,
e per il suo gregge
è andato incontro alla morte, alleluia.



Surréxit pastor bonus,

qui ánimam suam pósuit

pro óvibus suis,

et pro grege suo mori dignátus est, allelúia.


Colletta
O Dio, che manifesti agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che egli è conforme. Per il nostro Signore...



Concéde, quæsumus, omnípotens Deus, ut, véterem cum suis ratiónibus hóminem deponéntes, illíus conversatióne vivámus, ad cuius nos substántiam paschálibus remédiis transtulísti. Per Dóminum.


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura At 6, 8-15
Non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui Stefano parlava.

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Allora alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Beato chi cammina nella legge del Signore.

Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.
I tuoi insegnamenti sono la mia delizia:
sono essi i miei consiglieri.

Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto;
insegnami i tuoi decreti.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.

Tieni lontana da me la via della menzogna,
donami la grazia della tua legge.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Canto al Vangelo Mt 4, 4
Alleluia, alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.

Vangelo Gv 6, 22-29
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna.

Dal vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Sulle Offerte
Accogli, Signore, l'offerta del nostro sacrificio, perché, rinnovati nello spirito, possiamo rispondere sempre meglio all'opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore.



Ascéndant ad te, Dómine, preces nostræ cum oblatiónibus hostiárum, ut, tua dignatióne mundáti, sacraméntis magnæ pietátis aptémur. Per Christum.

Prefazio Pasquale III
Cristo sempre vive e intercede per noi.

E' veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore.
e sopratutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.

Egli continua a offrirsi per noi
e intercede come nostro avvocato:
sacrificato sulla croce più non muore,
e con i segni della passione vive immortale.

Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra,
e con l'assemblea degli angeli e dei santi
canta l'inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...



Vere dignum et iustum est,

æquum et salutáre:

Te quidem, Dómine,

omni témpore confitéri,

sed in hoc potíssimum gloriósius prædicáre,

cum Pascha nostrum immolátus est Christus.



Qui se pro nobis offérre non désinit,

nosque apud te perénni advocatióne deféndit;

qui immolátus iam non móritur, sed semper vivit occísus.

Quaprópter, profúsis paschálibus gáudiis,

totus in orbe terrárum mundus exsúltat.



Sed et supérnæ virtútes atque angélicæ

potestátes hymnum glóriæ tuæ cóncinunt,

sine fine dicéntes:



Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.


Comunione Gv 14,27
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace,
non come la dà il mondo, io la do a voi»,
dice il Signore, alleluia.



Pacem relínquo vobis, pacem meam do vobis;

non quómodo mundus dat, ego do vobis, dicit Dóminus, allelúia.


Dopo la Comunione
O Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l'umanità alla speranza eterna, accresci in noi l'efficacia del mistero pasquale con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.



Omnípotens sempitérne Deus, qui ad ætérnam vitam in Christi resurrectióne nos réparas, fructus in nobis paschális multíplica sacraménti, et fortitúdinem cibi salutáris nostris infúnde pectóribus. Per Christum.



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Lunedì 23 aprile
Gv 6, 22-29

Gesù si ritira, da solo, sul monte. Ha bisogno di incontrare il Padre, in un incontro personale e intimo al di là della folla. Sa bene che quella gente lo cerca per interesse: più per saziarsi che per amarlo. Gesù però invita tutti ad operare «Non per il cibo che perisce, ma per il cibo che rimane per la vita eterna». Sembra dire loro: «Superate l’angusto orizzonte della sazietà per voi stessi e cercate il cibo che non perisce, ma anzi sfama anche gli altri, oltre se stessi». La fede in lui, ossia il personale coinvolgimento nel seguirlo, è un dono che viene dall’alto, ma nello stesso tempo è anche un’opera, ossia un lavoro affidato alla nostra vita. Diventare discepoli di Gesù, coinvolgersi con lui è allora un lavoro impegnativo e lungo; richiede infatti ascolto, decisione, applicazione, continuità, impegno e fatica. Non si è discepoli senza un vero e proprio lavoro di applicazione sul Vangelo e su se stessi.


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_________Aurora Ageno___________
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