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Santa Messa del giorno - 4

Ultimo Aggiornamento: 20/08/2012 05:54
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09/07/2012 10:20

XIV SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - LUNEDÌ
MESSALE



Antifona d'Ingresso Sal 47,10-11
Ricordiamo, o Dio, la tua misericordia
in mezzo al tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode
si estende ai confini della terra;
di giustizia è piena la tua destra.


Suscépimus, Deus, misericórdiam tuam in médio templi tui.

Secúndum nomen tuum, Deus, ita et laus tua in fines terræ;

iustítia plena est déxtera tua.


Colletta
O Dio, che nell'umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l'umanità della sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall'oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per il nostro Signore...


Deus, qui in Fílii tui humilitáte iacéntem mundum erexísti, fidélibus tuis sanctam concéde lætítiam, ut, quos eripuísti a servitúte peccáti, gáudiis fácias pérfrui sempitérnis. Per Dóminum.


LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Os 2,16-18.21-22
Ti farò mia sposa per sempre.

Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Ecco, io la sedurrò,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
Là mi risponderà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d’Egitto.
E avverrà, in quel giorno
– oracolo del Signore –
mi chiamerai: “Marito mio”,
e non mi chiamerai più: “Baal, mio padrone”.
Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nell’amore e nella benevolenza,
ti farò mia sposa nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 144
Misericordioso e pietoso è il Signore.

Oppure:
Canterò per sempre la fedeltà del tuo amore.

Ti voglio benedire ogni giorno,
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.

Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.

Parlino della tua terribile potenza:
anch’io voglio raccontare la tua grandezza.
Diffondano il ricordo della tua bontà immensa,
acclamino la tua giustizia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Canto al Vangelo 2 Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il Salvatore nostro Gesù Cristo ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del vangelo.
Alleluia.

Vangelo Mt 9,18-26
Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni e vivrà.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.
Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.



Sulle Offerte
Ci purifichi, Signore, quest'offerta che consacriamo al tuo nome, e ci conduca di giorno in giorno a esprimere in noi la vita nuova del Cristo tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


Oblátio nos, Dómine, tuo nómini dicáta puríficet, et de die in diem ad cæléstis vitæ tránsferat actiónem. Per Christum.


Antifona alla Comunione Sal 33,9
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.


Gustáte et vidéte, quóniam suávis est Dóminus;

beátus vir, qui sperat in eo.

Oppure: Mt 11,28
«Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi:
io vi ristorerò» , dice il Signore.



Veníte ad me,

omnes qui laborátis et oneráti estis,

et ego refíciam vos, dicit Dóminus.

Dopo la Comunione
Dio onnipotente ed eterno, che ci hai nutriti con i doni della tua carità senza limiti, fa' che godiamo i benefici della salvezza e viviamo sempre in rendimento di grazie. Per Cristo nostro Signore.

Tantis, Dómine, repléti munéribus, præsta, quæsumus, ut et salutária dona capiámus, et a tua numquam laude cessémus. Per Christum.




Lunedì 9 luglio
Mt 9,18-26

Gesù si trova ancora in casa di Matteo per la festa con i peccatori ed ha appena detto che è venuto per i malati. In quel momento giunge, straziato dal dolore, un capo della sinagoga a cui è appena morta la figlia. Gli si prostra davanti e lo supplica: «Mia figlia è morta or ora; ma vieni, poni la tua mano su di essa e vivrà». Molto probabilmente conosce bene Gesù per averlo visto frequentare la sinagoga e magari lo ha anche invitato qualche volta a prendere la parola. Senza dubbio è venuto a conoscenza della bontà e della straordinaria misericordia di questo giovane profeta. È comunque l’unica speranza rimastagli per riavere la figlia. Come non vedere in lui lo strazio di tanti genitori di fronte alla morte dei propri figli? Nella sua preghiera ci sono tante preghiere disperate per la perdita prematura di quello che ci sono più cari. Gesù subito si alza e si incammina. Giunto nella casa del capo della sinagoga prende per mano la bambina e la sveglia dal sonno della morte, riconsegnandola alla vita. Sono tanti i giovani e i bambini che attendono di essere presi per mano ed essere ridati alla vita!

E non siamo forse noi le mani del Signore? Durante il tragitto – Gesù non cammina mai senza lasciare traccia – una donna che da dodici anni soffre di un’emorragia, pensa sia sufficiente toccare anche solo il lembo del mantello di Gesù per essere guarita. Una fiducia semplice che si esprime in un gesto apparentemente ancora più semplice, per di più fatto nascostamente. Gesù se ne accorge, la vede e le dice: «Coraggio, figliola: la tua fede ti ha salvata». Matteo fa notare che è la parola di Gesù unita alla fede di quella povera donna ad operare la guarigione: c’è bisogno di un rapporto personale tra quella donna e Gesù, tra noi e Gesù. Non siamo nel campo della magia, bensì in quello del rapporto di affetto e di fiducia con Gesù. E, inoltre, mi chiedo, non è il discepolo, non è la comunità cristiana, il lembo del mantello di Gesù per i tanti che cercano consolazione e salvezza?




mons. Paglia




_________Aurora Ageno___________
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