L’anima s’ammalò
e l’unica stella,a terra
la sigaretta a ogni tiro
si ravvivava e mi guidava timoroso
verso ripetuti non so dove
e ove altri in cielo
festosi vedevano miliardi di lumini
io una nera coperta ai lati piombata
pronta a cadermi in testa
mentre costante un gufo
annunciava tetri presagi
e a un certo punto sperai s’avverassero
per porre fine a quel gufare
che nel rimando di sentenze
si felicitava a porre più in là incertezze
-Passai molti anni con la paura addosso
rotolando in esistenza piatta
-Ora qui lascio su lapide una mia massima:
meglio una gioia incontrollata
come fulmine a ciel sereno spezzata
e non una vita grigia monitorata
sotto collaudato parafulmine
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers