Ai piedi di un lampione
bruciava un copertone
nero incenso d’andirivieni
vegliava gambe dritte
colonne di visi tristi
vendevano carcasse
svuotate d’ogni anima
Nell’attesa
infilzata alle ore
cucinavano speranze
arrotolate in filigrana
Guardinghi e spavaldi
i mercanti tastavano la merce
alavano motori
col contagiri a parrucche
verso la dispensa
L’alba spegneva fuoco e luce
arrotolava sorrisi finti,al dolore
in custodie di cemento
nel giorno che svegliava i vivi
e addormentava i morti
Tra cenere d’ultimi sfumacchi
un bastone rovistava lasciti,
cuori di ghiaccio frantumati
spacciati diamanti
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers