Parve bocciolo timido
che si culla al primo vento
e poi la vide inghiottita
dalla porta girevole dell’albergo
come orologio di vecchio marinaio
che scompare da ultimo
braccio alzato
nell’oceano di sventura
mentre si nutriva con lo sguardo
della sua carne,della sua anima
di puttana sensibile e dolce
come miele rubato
per corrompere i primi denti
in affaccio a sorriso da broncio
Il cocktail di saliva
e succo di tabacco masticato
oliarono marmorea gola
anestitizzata dagli antidoti
scagliati dal cuore per difendersi
dall’ormai demone pensiero
incensato al volgare
fuoco al dolore
Vederla in quel posto
tra malelingue e preghiere
dove le anime vengono conciate
come pellicce scuoiate
su animali vivi
fece avvertire alla nuca
freddo alito di cipresso
carezze di morte
e un lenzuolo turchino d’aria
chiuse gli occhi sul mondo
Da quel giorno tutti videro
una statua muoversi
dentro le budella del mondo
tra pestilenti respiri
perdurante nebbia
ove vagavano volti
insidie a ricordi
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Da:Voci Scomode
www.santhers.commichael santhers