La scarpa abbandonò il piede
e nel boato volò lontanissima
poi atterrò con la bocca aperta
e vide e con stupore
cadere piume vorticanti
dell’infanzia nuda
che come missile
si dileguò al cielo
Un cane pisciò sul fiore accanto
per ravvivarlo nella siccità,
poi raccolse la scarpa
e andò da un avvoltoio
a barattarla per una croce
da piantare in quel punto
ove il vento posava
la coperta di sabbia
vegliata da calura
che nel tremore
arrostiva un lamento
senza voce
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Da:Destini E Presagi
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michael santhers